Ancora applausi e gratificazioni per Pepe Mujica, protagonista di un tour tra le varie città d'Italia con convegni, incontri e appuntamenti pubblici. Questa volta l'ex presidente dell'Uruguay è stato acclamato a Ravenna.
Intervenuto alla Festa dell'Unità, Mujica è stato accolto con cori da stadio - "Pepe, Pepe" - e ha rubato la scena allo stesso segretario del Partito Democratico, Maurizio Martina, con cui ha dato vita a un dibattito su etica e politica insieme ai giovani di Classe Dem nella sala Aldo Moro.
Al termine dell'evento il pubblico della Festa dell'Unità si è alzato in piedi e ha dato vita a una standing ovation da brividi a indirizzo dell'ex leader del paese sudamericano, divenuto simbolo di buona politica, si semplicità e di attenzione ai temi dei più deboli e dei bisognosi.
"Pepe Mujica per noi è una fonte di ispirazione, per noi del Pd - ha spiegato il segretario Martina - penso sia fondamentale trovare nuove ispirazioni, ispirazione per la militanza, per l'impegno per il Paese, per questa Europa".
Dal canto suo Mujica si è rivolto direttamente ai giovani spiegando che "sta cambiando l'idea del lavoro. Non ci saranno più i lavoratori della mia generazione, i proletari, con l'aria dura, la fatica. Voi sarete i proletari del futuro: in questo mondo di intelligenza collettiva sarete più colti, meno primitivi, ma più deboli di fronte al trionfo del consumismo".
"Nei sistemi repubblicani le differenze tra classi sociali sopravvivono", ha aggiunto Mujica. "Esiste ancora uno scalino che separa i governanti dalla vita del popolo: è un po' come allestire un grande tavolo in cui, si dice, ce n'è per tutti, si dice che è anche il tuo tavolo ma questo tavolo non è il nostro tavolo. La nomenclatura deve vivere come vive la maggior parte del proprio popolo. Alla lunga dovremo affrontare questa sfida: fare in modo di vivere come si pensa se no finiremo per pensare come vivremo. E fare questo è qualcosa che non si può chiedere alla destra, dobbiamo chiederlo alla sinistra".