Consapevoli della difficilissima situazione economico-sociale che sta attraversando il Venezuela, l'Ambasciata d'Italia a Caracas, ha reso noto che sono stati presi diversi provvedimenti e intraprese nuove metodologie di lavoro al fine di rendere più agevole la gestione della emissione di nuovi passaporti italiani. Entro la fine dell'anno si arriverà a quota 21.888. Pe la nostra Ambasciata, il Consolato Generale di Caracas e il resto dei Consolati onorari del Paese sudamericano, l'impegno verso i connazionali resta intatto e per questo diventa vitale alleggerire il funzionamento consolare in seguito alla riduzione del
personale e l'importante incremento di cittadini che richiedono il rinnovo o la emissione del proprio passaporto.
"In questo contesto - ha dichiarato l'ambasciatore Silvio Mignano - l'Ambasciata d'Italia, il
Consolato generale di Caracas e il Consolato di Maracaibo, con l'appoggio di altre istituzioni, hanno intrapreso le modalità di lavoro con la finalità di facilitare ai cittadini italiani l'accesso ai servizi consolari".
La comunità italiana in Venezuela raggiunge circa le 150.000 unità delle quali la grande maggioranza, 125.000, si trovano nella circoscrizione di Caracas. In questo momento il Consolato di Caracas ha 24 impiegati, includendo nel numero anche il Console Generale, mentre a Maracaibo sono in sette, anche qui comprendendo il Console. Quest'ultima
rappresentanza si occupa di quegli italiani che risiedono negli stati occidentali del Venezuela, mentre tutti gli altri fanno capo agli uffici di Caracas. Nel primo semestre del 2018 sono stati rilasciati 8.178 passaporti, nonostante la riduzione degli addetti. Si tratta di un sostanziale incremento rispetto allo stesso periodo del 2016, quando si arrivò a 4.662 libretti, mentre l'anno scorso si era arrivati a 5.966. Con questi numeri la stima per il 2018 porta a un totale di 21.888 passaporti, che dovrebbero essere consegnati agli italiani in Venezuela entro il 31 dicembre. C'è stato inoltre da parte delle autorità italiane, un avvertimento ai connazionali: non ci si deve affidare a persone esterne ai Consolati, non c'è infatti nessuna autorizzazione in atto.