La conferenza stampa della premier Giorgia Meloni, che ha risposto a 42 domande dei giornalisti, si è conclusa dopo poco più di tre ore.
Mi devo scusare per aver rinviato" questa conferenza stampa per "due volte per ragioni di salute, mi spiace che questo abbia generato delle polemiche, ma non c'era alcun intendimento di scappare da domande dei giornalisti", ha detto Meloni all'inizio della conferenza di fine anno. "Farò la mia parte perché facciate al meglio il vostro lavoro: non mi aspetto altro che rispetto ma certo non sconti", ha aggiunto.
"Preferisco andare a casa che accettare le scelte altrui"
"Io penso che qualcuno in questa nazione abbia pensato di poter dare le carte, ma in uno Stato normale non ci sono condizionamenti, l'ho visto accadere e non dico di più. Vedo degli attacchi e pensano che ti spaventi se non fai quello che vogliono, ma io non sono una che si spaventa facilmente, preferisco 100 volte andare a casa, hanno a che fare con la persona sbagliata. Ci sono quelli che pensano che possono indirizzare le scelte, ma con me non funziona, io sono il premier e le faccio io, me ne assumo la responsabilità".
"Familismo in FdI? Accusa che mi ha stancato"
"Questa accusa di familismo comincia a stufarmi. Nell'attuale legislatura ci sono due coppie di coniugi entrambe a sinistra, Pd e sinistra Italiana che ha un gruppo di 8 persone per cui la coppia fa il 25% del partito e non c'è mai stata un'accusa di familismo. Si sa che quando dedichi tanto tempo alla politica le persone diventano amici, moglie o marito. ma non toglie il valore del militante". Mia sorella è da 30 anni militante di Fdi, forse la dovevo mettere in una partecipata statale come fanno gli altri, l'ho messa a lavorare al partito mio".
"Fra il mio ruolo e mia figlia sceglierei mia figlia"
La maternità come massima aspirazione? "Non so dirle se la parola aspirazione sia giusta, ma posso dire che da presidente del Consiglio, sono la donna considerata fra le più affermate in Italia, se mi si chiedesse cosa scegliere fra il ruolo di premier e mia figlia Ginevra non avrei dubbi, come qualsiasi altra madre, perché la maternità dà qualcosa che nient'altro può regalare. Se questo è il concetto lo condivido. Non condivido che il traguardo della maternità posso toglierti opportunità".
Pozzolo deferito al collegio dei probiviri di Fdi e in attesa sarà sospeso
"Io ho chiesto che Pozzolo venga deferito alla commissione dei probiviri di Fdi indipendentemente dal lavoro che fa l'autorità competente e che nelle more del giudizio sia sospeso da Fdi".
"Sulla classe dirigente del mio partito, c'è sempre qualcuno che non ti aspettavi e fa errori o cose sbagliate. Però non sono disposta a fare questa vita se persone intorno a me non sentono la responsabilità. Non sempre accade ma per la responsabilità che abbiamo, e io vivo quella responsabilità, su questo intendo essere rigida".
"Il parlamentare Pozzolo dispone di un porto d'armi per difesa personale non so perché ce l'ha ma non va chiesto a me, ma all'autorità competente. Girava con un arma a capodanno presumo che a chi ha un porto d'armi capiti di portare un arma, ma la questione è un'altra chiunque detenga un arma ha il dovere legale e morale di custodire quell'arma con responsabilità e serietà. E per questo c'è in problema con quanto accaduto perché quello che è successo, non conosco la dinamica, dimostra che qualcuno non è stato responsabile e chi non lo è stato è quello che detiene l'arma. Vale per qualsiasi cittadino, figuriamoci per un parlamentare, figuriamoci per uno di Fdi".
Inchiesta appalti Anas, "ritengo che Salvini non debba riferire in Aula"
"Penso che sulla questione bisogna attendere il lavoro della Magistratura, gli sviluppi, se necessario commentare quelli e non i teoremi. Da quello che ho letto le intercettazioni fanno riferimento al precedente governo, Salvini non è chiamato in causa e ritengo che non debba intervenire in Aula su questa materia".
"Non ho ancora deciso se candidarmi in Ue"
"Non ho ancora deciso se candidarmi alle europee "ma devo capire se una mia eventuale candidatura toglierebbe tempo al mio lavoro dal presidente del consiglio. Perché penso che sia una decisione che va presa insieme agli altri leader della maggioranza".
"Non auspico, non voglio e non lavoro a un rimpasto dei ministri, sono contenta della mia squadra, del clima che c'è, del lavoro che stiamo facendo, poi tutto si può migliorare". Poi si vedrà "caso per caso" quando ci saranno le scelte "dei partiti con le candidature, io non le sto seguendo. Per ora abbiamo parlato dell'ipotesi di candidare i tre leader del partito della maggioranza, per me è corretto fare insieme" questa riflessione ma "mi pare molto presto: io non lavoro per ottenere un rimpasto".
"Non sarei disposta a fare una maggioranza stabile in parlamento con la sinistra", un "ragionamento diverso" è il sostegno: "quando si forma la nuova commissione" dove "quando si fa un accordo e "ciascuno nomina un commissario poi i partiti di governo" tendono a votare a favore dell'accordo. Anche nel caso di Ursula von der Leyen la commissione è stata votata anche da partiti come il Pis polacco che poi "non hanno mai fatto parte della sua maggioranza".
"Io non attribuisco patenti per ragioni di storia, Afd e Rassemblement national sono due partiti che non fanno parte di Ecr credo e mi pare evidente che con Afd ci siano delle distanze insormontabili a partire dal tema dei rapporti con la Russia a differenza di Le Pen che fa un ragionamento più interessante. Io non attribuisco patenti ma diciamo con chi più chi meno ci sono distanze, io lavoro con Ecr",
"La riforma delle pensioni con le parti sociali, serve equilibrio"
"Il tema delle pensioni va affrontato in maniera più organica di quanto fatto finora, anche da noi" e va "affrontato anche con le parti sociali se hanno voglia di fare questo lavoro con noi. Io sono fiera del lavoro fatto in manovra sulle pensioni dei giovani". Non si può "scaricare su chi non si può difendere" e bisogna colmare "il gap" esistente "di garanzie. Abbiamo iniziato a mettere qualche paletto. La sostenibilità del sistema pensionistico va costruita con equilibrio: il sistema migliore possibile ma uguale per tutti".
"Tra primi obiettivi messa a terra del nuovo Pnrr". La Commissione Ue e Draghi
Per i primi sei mesi del 2024 tra gli obiettivi del governo c'è "la messa a terra del nuovo Pnrr che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane".
"Ritengo che l'Italia abbia le carte in regola per avere un ruolo importante in linea col suo peso: è un altro obiettivo che l'Italia si dà". Tra le "cose da fare" il lavoro è per "avere domani una Commissione e una politica che sappia essere più forte negli scenari di crisi, più efficace, più determinata nel perseguimento di una sua agenda strategica per non consegnarci a nuove pericolose dipendenze, dobbiamo imparare dai nostri errori, più efficace sulle migrazioni".
Draghi presidente della commissione Ue? "Oggi parlare del totonomi della presidenza e dei commissari è buono per fare dibattito ma non è il tema, il vero tema è cosa debba fare la commissione. Credo che sia impossibile parlare oggi di chi potrebbe guidare la commissione, Draghi ha dichiarato di non essere disponibile, sono due elementi da considerare".
"Il no al Mes occasione per renderlo più efficace"
"Il governo" sul Mes "si è rimesso all'Aula e la ratifica è stata bocciata". "Il Mes è uno strumento che esiste da tempo e io penso che nella reazione dei mercati si legga una consapevolezza rispetto al fatto che è uno strumento obsoleto. Forse la mancata ratifica da parte dell'Italia può diventare un'occasione per trasformarlo in qualcosa di più efficace".
"Privatizzare Fs o Poste? Sì, ma mantenere il controllo"
Nelle privatizzazione il governo intende muoversi con una "riduzione delle quote in partecipate che non riduce il controllo pubblico, come Poste, oppure con l'entrata di privati con quote minoritarie, come in Ferrovie. Ovviamente sono passaggi complessi e la tempistica non solo da me. Abbiamo dato un segnale con Mps, con la nostra iniziativa parte delle risorse sono rientrate, abbiamo dato un bel segnale. Lo Stato deve controllare ciò che è strategico ma ciò comporta aprirsi anche al mercato".
"Il premierato non toglie potere al capo dello Stato"
"Non vedo in cosa l'elezione diretta del capo del governo significhi togliere potere al Capo dello Stato e visto che noi abbiamo scelto non toccare i poteri del Capo dello Stato. Si crea secondo me un equilibrio che è un buon equilibrio, si rafforza la stabilità dei governi. Questo non è un referendum sul governo o su Giorgia Meloni, ma su cosa deve accadere dopo".
"Il referendum" sul premierato "non è su di me, io sono il presente di questa nazione, ma è sul futuro di questa nazione. Io ho fatto quello che era scritto nel programma, spero che si possa avere una maggioranza" in Parlamento, "non sono molto ottimista, sono franca, ma se non ci sarà lo chiederemo agli italiani, ma non è un referendum su Giorgia Meloni".
"Non soddisfano i risultati sui migranti, resta una priorità"
"Non ritengo soddisfacenti" i risultati sull'immigrazione "soprattutto rispetto alla mole di lavoro che ho dedicato a questa materia, penso che se non l'avessi fatto le cose sarebbero andate molto molto peggio". Così la presidente del Consiglio sottolineando che "se mi chiedete se sono soddisfatta oggi dico no, se penso di esserlo alla fine di questa legislatura continuo a lavorare per questo, è una delle mie priorità". "Sono leggermente più soddisfatta dei dati dell'ultima parte dell'anno che mostrano un calo rispetto alla parte iniziale. So che ci si aspettava di più su questo, sono pronta ad assumermene le responsabilità".
Ddl Concorrenza, "la lettera di Mattarella non rimarrà inascoltata"
"L'appello del presidente Mattarella non rimarrà inascoltato, valuterò con gli altri partiti di maggioranza e con i ministri. Questo è un tema, la stratificazione di problemi che abbiamo che vanno dalla questione delle lungaggini burocratiche ai tempi della giustizia. L'Italia è una nazione in cui molti investirebbero se avessimo maggiori certezze. Penso che queste siano due riforme che servono, la riforma della burocrazia e della giustizia e le considero due delle mie priorità per il prossimo anno".
Il caso Degni, "La cosa più grave la sfrontatezza del giudice"
"Ritengo che non spetti a me dire che cosa dovrebbe accadere ma mi spetta dire qualcosa sulla gravità di quello che è accaduto: avere un magistrato della Corte dei conti che come incarico ha quello di mettere in sicurezza i conti pubblici che spera per ragioni politiche che l'Italia vada in esercizio provvisorio con tutte le conseguenze oggettivamente un po' di preoccupazione la mette". Ma "la cosa più grave è la sfrontatezza con la quale questo giudice ritiene che sia normale farlo".
"Io ho da chiedere alla sinistra se sia normale che persone nominate per incarichi super partes si comportino da militanti politici. Mi aspetto una risposta da Elly Schlein. Mi ha colpito molto che non ci sia stato nessuno a sinistra a dire due parole su questo tema: Paolo Gentiloni che l'ha nominato, Elly Schlein, io vengo chiamata in causa per qualsiasi cosa".
"Pronta al confronto con Schlein, mai sottratta"
"Mi impegno volentieri ad un confronto con Schlein. Credo sia normale, giusto che il presidente del consiglio dei ministri si confronti con il leader dell'opposizione prima della campagna elettorale per le elezioni europee. Non mi sono mai sottratta non lo farò stavolta".
Tasse, tassi e Bce
"Se la domanda è aumenta le tasse o taglia la spesa pubblica, tra le due preferisco tagliare la spesa pubblica e penso si possa fare un lavoro ancora più preciso. Il mio obiettivo è confermare le misure che abbiamo portato avanti, se riesco addirittura a migliorarle, lo valuteremo nel corso dell'anno. Io non sono per aumentare le tasse, quest'anno le ho diminuite tagliando la spesa pubblica. Non sappiamo quali saranno gli sviluppi dell'economia quest'anno, la crescita stimata comunque - è un dato buono - è superiore alla media Ue".
"Io confido che lungo questo anno si posa essere ragionevoli e immaginare una diminuzione dei tassi di interesse, che libererebbe diverse risorse che abbiamo da pagare sul debito pubblico".
"Sarà un anno complesso, da Europee a presidenza G7"
"Sarò abbastanza breve perché voglio lasciare spazio alle domande, ho poche cose da dire" a partire dagli "auguri di buon anno per un anno che sarà molto complesso per tutti: ci sono molte scadenze importanti, le elezioni europee, la presidenza italiana del G7 elezioni. Siamo tutti molto impegnati".
"Nessun bavaglio alla stampa, legge di iniziativa del Parlamento"
"La norma è frutto di un emendamento parlamentare che arriva da un esponente dell'opposizione su cui c'è stato parere favorevole del governo ma non è un'iniziativa del governo per cui la manifestazione sotto palazzo Chigi, quando iniziativa non è del governo doveva essere sotto il Parlamento visto che le Camere si sono assunte le responsabilità. L'emendamento riporta l'articolo 114 del codice di procedura penale al suo perimetro originario. La riforma Orlando fece un'eccezione consentendo la pubblicazione delle intercettazioni. Qui non si toglie il diritto del giornalista ad informare io non ci vedo un bavaglio a meno che non si dica che la stampa sia stata imbavagliata fino al 2017. A me pare un'iniziativa valida, forse non l'avrei presa, io non l'ho fatto, ma mi pare una norma di equilibrio tra il diritto di informare ed il diritto alla difesa del cittadino".
"Ferragni? Lavorare sulla trasparenza nella beneficenza"
"C'è una questione di trasparenza sulla beneficenza, su cui forse bisogna lavorare" affinché il caso singolo "non impatti sulla beneficenza: capire quali sono oggi le regole di trasparenza ed eventualmente immaginarne di migliori potrebbe essere utile per tutti". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa di fine anno parlando del caso Ferragni.
Sul ritorno sui social dell'influencer "non ho nulla da dire", ha risposto la presidente del Consiglio.