La decisione finale sulla candidatura italiana ai Giochi Olimpici Invernali del 2026 sarà presa entro il 18 settembre ma ad oggi il sottosegretario del governo con delega allo Sport, Giorgetti, assicura di avere più certezze che dubbi. Che, invece, continuano ad assillare le tre città in lizza, Milano, Cortina e soprattutto Torino.
“Vogliamo sperimentare una candidatura diffusa sul territorio, occorre incastrare esigenze e sensibilità diverse”, ammette Giorgetti al termine dell’incontro congiunto con i rappresentanti dei tre territori coinvolti. “La cabina di regia inevitabilmente è in capo al governo, è una candidatura dell’Italia e non di una singola città. Faremo un’analisi di costi e benefici per risolvere tutti i dubbi dei cittadini”.
Da parte della sindaca di Torino, Chiara Appendino, nessun entusiasmo particolare: “Il brand? Il tema non è il brand in quanto tale ma che il modello sia effettivamente low cost e sostenibile dal punto di vista economico e ambientale e che ci siano ricadute importanti sul territorio. Le garanzie devono essere date dal governo. Rimaniamo in attesa, sappiamo che c’è una scadenza il 19 settembre e noi siamo a disposizione del governo come e’ giusto che sia”.