Vi pregherei, con educazione, di condividere il più possibile questo appello prima che sia troppo tardi, perché stiamo arrivando rapidamente a un punto di non ritorno. Vari esponenti del governo di Salvini e Di Maio - prima sussurrando, poi sempre più platealmente, spudoratamente - cominciano a intimidire la libera stampa, minacciando di tagliare affidamenti pubblicitari, e attaccando i giornali - e ormai anche i giornalisti - che osano criticare la sua azione.

Attenzione, perché a finire come la Turchia o come l'Ungheria ci vuole poco, pochissimo. Per questo vi chiedo di fare vostra questa denuncia, questo appello: proprio perché loro confidano nel silenzio, nell'assuefazione, per creare il fatto compiuto.

Noi invece diciamo, se necessario urliamo, che non possiamo essere né complici nè testimoni silenziosi di questa vergogna.  La libertà di stampa non può essere toccata, ma nemmeno sfiorata, nemmeno minimamente messa in discussione! Non scherziamo! Grazie!

DAVID SASSOLI
GIORNALISTA, POLITICO
VICEPRESIDENTE PARLAMENTO EUROPEO