Si è concluso a Mar del Plata, in Argentina, il G-20 dei Ministri del Commercio a cui ha partecipato in rappresentanza dell’Italia il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Michele Geraci.
Geraci ha fatto presente ai colleghi del G-20 l’impegno del nuovo Governo italiano per un approccio verso i trattati di libero scambio meno ideologico e per una globalizzazione invece più inclusiva e solidale, che tenga conto degli effetti positivi aggregati del commercio internazionale sul PIL ma che non dimentichi il suo impatto sulla distribuzione di reddito e lavoro e quindi sull’equità e la giustizia sociale.
Ha inoltre ricordato ai colleghi del G-20 che “la globalizzazione è un processo Darwiniano: da un lato, esso tende in media ad avere effetti economici positivi, ma dall’altro, lascia indietro i lavoratori e le aziende meno flessibili, e in generale le fasce più deboli della società”.
Di conseguenza ha invitato i rappresentanti dei governi ad occuparsi in modo proattivo e coordinato del sostegno ai perdenti e ai dimenticati della globalizzazione. “È molto strano come l’approccio liberista al commercio, per funzionare, debba anche prevedere un forte intervento dello stato per far sì che i benefici vengano poi ridistribuiti”, ha commentato il Sottosegretario Geraci.
In linea con tale posizione politica del nuovo Governo, il Sottosegretario ha avanzato la richiesta al Commissario Europeo per il Commercio Cecilia Malmström di lavorare insieme ai Governi della UE per rafforzare il Fondo Europeo per l’Aggiustamento dalla Globalizzazione, che oltre ad avere una dotazione di soltanto 150 milioni di euro, del tutto inadeguata, sembra progettato per aiutare solo le grandi imprese e non, come invece dovrebbe essere, le PMI - che sono proprio le aziende più deboli e meno flessibili, e quindi quelle che più di altre necessiterebbero di tale aiuto.
Il Sottosegretario ha anche illustrato al G-20 le iniziative legate alla Task Force sui Costi e Benefici del Libero Scambio istituita dal MISE su impulso del Vicepresidente del Consiglio e Ministro di Maio e guidata dal Sottosegretario stesso, invitando i governi del G-20 a contribuire ad essa con eventuali idee, suggerimenti ed analisi.
Geraci ha poi condiviso col G-20 l’importanza della digitalizzazione delle imprese e l’impegno dei Governi a lavorare nell’ambito del WTO ai fini di ridurre ed eliminare le barriere alla crescita dell’e-commerce internazionale, ottenendo dal G-20 un impegno preciso (e cruciale per il nuovo Governo italiano) ad adoperarsi maggiormente per facilitare in particolare il processo di internazionalizzazione digitale delle PMI, che rappresenta una delle strategie cardine decise dalla Cabina di Regia per l’Italia internazionale lo scorso 11 settembre.
Infine condiviso la necessità di una riforma del WTO per renderlo un consesso di gestione del commercio internazionale più equo ed effettivo per tutte le parti, riconoscendo allo stesso tempo l’importanza che le politiche e strategie commerciali nazionali possono a volte assumere nel più ampio ambito delle relazioni internazionali fra gli Stati.
“Cosi come lo zero lower-bound sui tassi di interesse toglie spazi di manovra alla politica macroeconomica in caso di peggioramento del ciclo congiunturale, cosi zero dazi – ha dichiarato il Sottosegretario ai colleghi del G-20 – tolgono flessibilità e strumenti di negoziazione spesso necessari agli Stati nella conduzione della loro relazioni internazionali”.
“Siamo molto soddisfatti del confronto avuto a Mar Del Plata con numerosi ministri del commercio del G-20 e degli altri Paesi invitati. Credo che la presenza dell’Italia sia stata ben notata da tutti e l’approccio analitico ben apprezzato”. La Presidenza argentina ha ringraziato il Sottosegretario Geraci per lo spirito di cooperazione mostrato durante la negoziazione del comunicato finale.