Alla vigilia del ballottaggio per l'elezione del nuovo presidente, la conferenza episcopale del Brasile rinnova l'appello alla pace e alla serenità tra le parti, onde prevenire tensioni, scontri e violenze.
"Siamo pronti a collaborare alla ricerca del bene comune con le istituzioni sociali e coloro che, sostenuti dal voto popolare, sono eletti a governare il Paese", si legge in una nota dell'organo dei vescovi. "Le elezioni sono un'occasione per l'esercizio della democrazia, che richiede candidati e progetti che puntino alla costruzione di una società in cui regnino la giustizia e la pace sociale. Spetta alla popolazione giudicare, nella libertà della propria coscienza, il progetto che risponde meglio ai principi del bene comune, alla dignità della persona umana, alla lotta all'evasione e alla corruzione, al rispetto delle istituzioni dello stato di diritto democratico e all'osservanza della Costituzione federale".
Da parte della conferenza episcopale brasiliana, inoltre, si sottolinea come i vescovi spesso assumano posizioni pastorali "non per ideologia, ma per l'esigenza del Vangelo che ci ordina di amare e servire tutti, preferibilmente i poveri" e come "non possiamo tacere quando la vita è minacciata, i diritti disprezzati, la giustizia corrotta e la violenza istituita". Quindi l'invito "a deporre le armi dell'odio e della vendetta che hanno generato un clima di violenza, stimolato da notizie false, discorsi e posizioni radicali, che mettono a rischio le basi democratiche della società brasiliana".