Stop al Nuovo aeroporto internazionale di Città del Messico (Naim). L'infrastruttura non si costruirà più. E' questo, infatti, il verdetto emesso dalla consultazione popolare voluta dal presidente eletto Andres Manuel Lopez Obrador che ha respinto con quasi il 70 per cento dei pareri l'ipotesi di tenere aperti i cantieri di uno scalo ritenuto essenziale dal governo uscente e da buona parte dell'impresa nazionale, ma criticato dal futuro capo dello stato sotto diversi aspetti: rischi di un impatto ambientale eccessivo, costi ritenuti faraonici soprattutto se devono essere sopportati dalle casse pubbliche, sviluppo su un suolo ad alto rischio geosismico, sospetti di poca trasparenza negli appalti.
LA CONSULTAZIONE E' DURATA TRE GIORNI
La consultazione, durata tre giorni, ha coinvolto un milione 67 mila cittadini, e - salvo sorprese - consegnerà al paese un nuovo futuro per il comparto: fermi i cantieri del nuovo scalo, il crescente traffico aereo verrà distribuito sull'aeroporto oggi in funzione, modernizzato, e sull'aeroporto militare di Santa Lucia, cui verranno aggiunte altre piste. Una decisione non inattesa, riportano tutti i media locali, ma che promette di suscitare molte polemiche. L'esito della consultazione, aveva promesso Lopez Obrador, sarà "vincolante" nonostante non sia stato un evento istituzionale, ma organizzato con le risorse "volontarie" della squadra del governo entrante.