Ezequiel Schelotto è nato a Buenos Aires il 23 maggio 1989, naturalizzato italiano, ha iniziato la propria carriera al Velez, per poi passare al Banfield, dove dal settore giovanile arrivò fino alla prima squadra. Ma la carriera di Schelotto, il cui soprannome è "Galgo", è cominciata in Italia, con la maglia del Cesena, poi Catania, Atalanta, Inter, Sassuolo, Parma e Chievo nel 2015, suo ultimo club tricolore. Dalla A è poi passato allo Sporting Lisbona e infine agli inglesi del Brighton & Hove Albion FC, dove gioca tuttora, in Premier League. Ma durante i suoi anni in Italia, Schelotto, dovendo scegliere, puntò sulla nazionale azzurra, con un debutto arrivato il 15 agosto 2012, una amichevole contro l'Inghilterra (1-2), giocando una manciata di minuti, il ct di allora, Cesare Prandelli, lo fece infatti entrare in campo al 41' della ripresa. Dopo quella fugace apparizione, più nulla. Ma ora, a distanza di ormai quasi sei anni da quel giorno a Berna, Schelotto potrebbe tornare in nazionale, ma con quella del suo Paese d'origine, l'Argentina. Infatti Sampaoli sta cercando una alternativa a Gabriel Mercado, nel ruolo di laterale destro, in proiezione Russia 2018 e se in corsa ci sono anche Fabricio Bustos (Independiente) e Pablo Zabaleta (West Ham United) sembra essere proprio Schelotto il primo della lista. Ma dopo aver scelto la nazionale italiana, come può tornare a quella argentina, che aveva scartato ormai sei anni fa? Tutto è possibile, secondo i regolamenti FIFA, in quanto la partita giocata con l'Italia non era ufficiale, ma solo una amichevole. "Sono tanti anni che sto in Europa - ha spiegato qualche tempo fa Schelotto - avevo un bisnonno italiano, per questo ho preso la cittadinanza. E dopo quell'amichevole disputata in Svizzera è arrivata la disposizione FIFA". E il debutto potrebbe arrivare proprio contro l'Italia, il 23 marzo.