Cosimo Rummo, imprenditore della pasta e titolare dell'omonimo stabilimento, in un'intervista al Corriere del Mezzogiorno ha denunciato di essere vittima di una vera e propria campagna di boicottaggio social partita in seguito alla visita del vice premier Salvini nel suo stabilimento di Benevento, "Pur non avendo contiguità politica con il vicepremier Matteo Salvini - dice sulla vicenda il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, già ministro- trovo profondamente ingiusta la campagna social che si è scatenata dopo la sua visita al pastificio Rummo e che ha fatto registrare addirittura sconsiderati incitamenti al boicottaggio commerciale: la pasta Rummo, eccellenza nazionale made in Sannio, va preservata e difesa da partigianerie estremistiche che danneggerebbero anzitutto i lavoratori".
"Quando il patron dell'azienda beneventana Cosimo Rummo spiega di aver aperto le porte a politici di ogni colore anzitutto per il rispetto che si deve alle Istituzioni, ha perfettamente ragione.
Le sue produzioni - aggiunge Mastella - sono un orgoglio per la Città e ne promuovono l'immagine in giro per il mondo. Rispetto a irragionevoli battage social, sollecito a fare il contrario: sosteniamo l'azienda Rummo, come avvenne quando fu colpita dall'alluvione. E' assurdo giocare con i sacrifici di chi genera lavoro e dà smalto all'economia, tra mille difficoltà e in un complicato contesto internazionale", conclude il sindaco di Benevento.
Della visita del vice premier Salvini al pastificio Rummo e delle polemiche che ne sono seguite (il titolare ha denunciato di essere vittima di una campagna di boicottaggio social) ha parlato oggi Fiorello nel Mattin Show su Rai 2.
"Dopo questa visita, Salvini ha addirittura cambiato lo slogan della Lega in Ce lo abbiamo al dente" ha scherzato Fiorello, che ha aggiunto: "Negli anni il pastificio era stato visitato da altri politici ma non era mai successo niente, non era scoppiata nessuna polemica. Salvini ma perché? Ma lascia stare".
Fiorello non ha risparmiato un serio ammonimento a chi, in queste ore, ha scatenato la polemica sui media e sui social: "Ricordo a tutti coloro che dicono 'boicottiamo', che dietro questo invito c'è sempre un'azienda fatta di gente che lavora".
"Resto basito e disgustato nell'assistere alla campagna di odio che è stata scatenata dai soliti facinorosi da tastiera nei confronti di una assoluta eccellenza quale il Pastificio Rummo. All'indirizzo della proprietà, dei lavoratori e delle lavoratrici va la mia totale solidarietà e la mia convinta stima".
Lo fa presente il senatore di Fratelli d'Italia, Domenico Matera, anche presidente del comitato per la Legislazione presso il Senato della Repubblica.
Il riferimento del Senatore di Fratelli d'Italia è alle parole del patron del pastificio, Cosimo Rummo, che ha denunciato ai media come si sia scatenato un boicottaggio sul web ai danni del pastificio dopo la recente visita del Ministro Salvini.
E proprio all'indirizzo dell'esponente della Lega va il ringraziamento del senatore Matera "per essere venuto a Benevento, per avere visitato lo stabilimento e, non limitandosi solo a ciò, per averne esaltato l'eccellenza attraverso la realizzazione di un video". "I social - ha quindi proseguito il parlamentare di Fratelli d'Italia - sono uno strumento prezioso qualora usati bene. I loro effetti, però, possono essere disastrosi nel momento in cui le piazze virtuali vengono adoperate per fomentare campagne di diffamazione e di cattiveria gratuita. E tutto questo, come in questo caso, avviene sulla base del nulla. L'urlo di chi chiede di boicottare i prodotti dell'azienda beneventana è un qualcosa di delirante, assurdo e che fotografa purtroppo i livelli in cui talvolta si sviluppa il dibattito. Rinnovo la mia ammirazione all'indirizzo del pastificio Rummo, rimarcando l'immenso lavoro che viene condotto da quasi un secolo dalla proprietà. Il brand Rummo è orgoglio del Sannio nel mondo, fonte preziosa di occupazione per il nostro territorio. Forza Rummo, saranno certamente più forti di taluni teppisti del web".