Oggi il mondo ricorda l'orrore della Shoah in occasione del Giorno della Memoria, che quest'anno ricorre mentre in Medio Oriente è in corso la guerra tra Israele e Hamas.
Iniziative sono state organizzate ovunque per celebrare la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz.
Il Museo della Shoah "è un'istituzione che si occuperà di tramandare la memoria della Shoah e che siamo certi darà un contributo determinante affinché la malvagità del disegno criminale nazifascista e la vergogna delle leggi razziali del 1938 non cadano nell'oblio". Lo afferma la premier Giorgia Meloni del Giorno della Memoria.
"Io non sono adatta a parlare del 27 gennaio perché chi ha passato quello che ho passato io non aspetta quella data per ricordarsi di una vita fa. Questa è la verità. Lo fa 365 giorni all'anno, non il 27 gennaio". Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre arrivando all'Università Statale di Milano dove le sarà conferita la laurea honoris causa in Scienze storiche.
"E tutti i giorni possono essere uguali o diversi ma quel luogo non si dimentica mai", ha concluso. La senatrice è arrivata in auto accompagnata dal figlio e accolta dal rettore Elio Franzini, i presenti le hanno tributato un applauso.
La senatrice a vita Liliana Segre "molto generosamente ha già accettato lauree honoris causa dalla nostra comunità accademica. È un simbolo della Shoah che è incomprensibile, ancora adesso incomprensibile, ma necessaria da conoscere". Così la ministra all'Università e Ricerca Anna Maria Bernini, ha commentato la laurea honoris causa in scienze storiche che sarà conferita stamani alla senatrice a vita all'Università Statale di Milano. Il messaggio e il significato di questo "é soprattutto quello di non dimenticare mai. Questo è il vero significato: mai dimenticare", ha proseguito. E a chi le ha chiesto di commentare le proteste degli studenti pro Palestina la ministra ha chiarito: "Non rispondo perché soprattutto di fronte a questo ateneo e a una figura come Liliana Segre non vedo il significato di questa manifestazione, quindi preferisco non dire nulla".
"L'antisemitismo ritorna, la Repubblica non tollererà", sono state le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Scontro per il rinvio dei cortei pro-Palestina previsti per oggi in diverse città. I palestinesi d'Italia annunciano che rispetteranno l'ordinanza, il corteo di Milano è spostato a domenica 28. Mentre i Giovani palestinesi annunciano che scenderanno in piazza oggi a Milano, Roma, Napoli e Cagliari.
Papa: "La logica dell'odio e della violenza nega l'umanità"
"Il ricordo e la condanna dell'orribile sterminio di milioni di persone ebree e di altre fedi, avvenuto nel secolo scorso, aiuti tutti a non dimenticare che la logica dell'odio e della violenza non si può mai giustificare, perché nega la nostra stessa umanità. #WeRemember". Lo afferma papa Francesco su X in occasione del Giorno della Memoria.
La Russa: "Shoah male assoluto, non si ripeta più"
"In occasione del Giorno della Memoria desidero rinnovare il sentimento di sincera vicinanza al popolo ebraico e inchinarmi alla memoria di chi non c'è più. La Shoah è senza ombra di dubbio il male assoluto, una tragedia immane, il simbolo di un odio bestiale che mai più deve ripetersi. E' necessaria, anzi indispensabile, una memoria condivisa che ripudi con forza ogni forma di odio, di razzismo, di antisemitismo e antisionismo. Il Giorno della Memoria e i crimini della Shoah devono entrare nella quotidianità, nelle scuole, nel cuore dei giovani, perché ogni giorno dell'anno sia il Giorno della Memoria". Così il Presidente del Senato Ignazio La Russa.
Salvini: "Con Israele senza se e senza ma"
"Questo Giorno della Memoria non è come tutti gli altri: l'orrore della Shoah ha trovato nuova eco nei crimini mostruosi del 7 ottobre contro inermi cittadini ebrei ad opera dei tagliagole islamici di Hamas. Stupri, decapitazioni, massacri con dettagli indicibili", Scrive Matteo Salvini sui social. Per il leader della Lega sono "grottesche e inqualificabili le accuse di "genocidio", tanto più in un giorno come questo. Dalla parte del popolo ebraico, contro il terrorismo islamista, contro chi soffia sul conflitto, per l'obiettivo finale di una convivenza pacifica tra due popoli in due stati, senza che qualcuno possa più avanzare l'odiosa intenzione di cancellare Israele dalla carta geografica".