di PAOLA LOMELE

Ma non sempre l'unità è alla portata. Dopo la vittoria di Alessandra Todde in Sardegna, centrodestra e centrosinistra cercano di compattarsi il più possibile in vista delle prossime elezioni regionali, dall'Abruzzo al Piemonte passando per Umbria e Basilicata. Ma equilibrismi nazionali e intoppi locali spesso rallentano l'obiettivo. Ecco, la situazione, Regione per Regione, delle realtà che andranno al voto entro il 2024. Il prossimo anno toccherà ad altre Regioni, tra cui Emilia Romagna e Veneto, territorio su cui si giocherà la partita del terzo mandato.

    ABRUZZO - Si vota domenica 10 marzo e i candidati sono due: il governatore uscenteMarco Marsilio per il centrodestra; e l'ex rettore dell'università di Teramo, Luciano D'Amico per il campo progressista. Marsilio, fedelissimo di Giorgia Meloni, nel 2019 ottenne il 48% dei consensi diventando il primo presidente di regione di Fratelli d'Italia. D'Amico raccoglie attorno a sè un campo larghissimo che va dal Pd ad Azione e fino ai 5 Stelle.Se Salvini si è detto "assolutamente ottimista" sulla vittoria del centrodestra, il centrosinistra spera in un effetto domino dopo la vittoria di Todde in Sardegna.

BASILICATA - Si vota il 21 e 22 aprile. Per il centrodestra si rafforza la ricandidatura del governatore uscente Vito Bardi (Forza Italia),inizialmente messo in dubbio dalla Lega. FdI, per voce di Giovanni Donzelli, ha annunciato "prestissimo" la decisione. Più complessa la situazione del centrosinistra e la candidatura di Angelo Chiorazzo. L'imprenditore lucano, in campo da mesi, attende di diventare il candidato della coalizione. Il suo nome trova il sostegno del Pd e di altre forze politiche del centrosinistra, ma non ancora quello del M5s. Azione, invece, ha espresso la sua contrarietà, Iv ha proposto le primarie.

UMBRIA - Potrebbe essere un campo largo trainato da Pd e M5s a contendere in Umbria la Regione al centrodestra. La leghista Donatella Tesei, già indicata da Matteo Salvini come candidata alla riconferma, cinque anni fa ha conquistato quello che era sempre stato un feudo del centrosinistra. Fonti dei diversi partiti della coalizione continuano ad assicurare che ancora non si è parlato di nomi ma la ricandidatura di Tesei appare al momento la più probabile. Il sindaco di Terni e leader di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi, è l'unico ad avere già indicato il proprio candidato presidente per la Regione, Riccardo Corridore. Non ha ancora un nome ufficiale il centrosinistra che però ha già cominciato a definire la coalizione, un campo largo con Pd e M5s. Come possibile candidata alla guida della Regione circola con insistenza il nome dell'attuale sindaca di Assisi Stefania Proietti, espressione del mondo civico.

PIEMONTE - Da cinque anni alla guida della Regione c'è il governatore azzurro Alberto Cirio, che è ritenuto un candidato forte per il bis. Molto più problematico il fronte delle opposizioni, con Pd e M5s che, per ora, restano distanti. Il tempo e le dinamiche nazionali però dovrebbero portare consiglio e - archiviate le ruggini della stagione di Appendino sindaca di Torino - spingere per un riavvicinamento fra le due principali forze avverse al centrodestra. Nei prossimi giorni proseguiranno gli incontri, già iniziati da tempo.