Non è casuale la scelta del 28 luglio per le elezioni presidenziali in Venezuela, annunciate ieri dal presidente del Consiglio nazionale elettorale (Cne), Elvis Amoroso (un funzionario incluso nel 2017 nell'elenco delle persone sanzionate dagli Usa per "aver indebolito i processi elettorali e censurato i media"): la data coincide infatti con il compleanno dell'ex presidente Hugo Chaves, morto di cancro a 58 anni e al quale proprio ieri politici e simpatizzanti hanno reso tributo, lungo le vie di Caracas, a 11 anni esatti dalla scomparsa.
L'attuale presidente, Nicolas Maduro, considerato il successore politico di Chavez, non ha ancora confermato se si candiderà per la rielezione quest'anno.
Ma ha garantito ai suoi che "la Rivoluzione bolivariana del XXI secolo" continuerà "almeno fino al 2030 e oltre".
"Abbiamo una Rivoluzione destinata ad avanzare con la verità e la giustizia sociale, come ci ha insegnato il comandante Chávez.
Noi venezuelani continueremo a difendere la sua immagine e la sua eredità", ha affermato Maduro.
"Combatteremo e vinceremo!", ha poi scritto sui social il capo dello Stato subito dopo l'annuncio della data delle elezioni.