La Calabria è una delle destinazioni più hot del momento. Lo certifica Airbnb, il portale di affitto di stanze e alloggi tra privati per brevi periodi, che ha inserito la punta dello Stivale italiano tra le 19 mete "di tendenza" per il prossimo anno.
La classifica mondiale, che vede la Calabria al 17esimo posto, è stata stilata confrontando il numero di prenotazioni per il 2019 già registrate sul portale Airbnb fino allo scorso ottobre rispetto al dato di un anno prima, oltre al numero di ricerche per la destinazione e l’aggiunta alle liste dei desideri dei viaggiatori. Quello che emerge, insomma, è che negli ultimi dodici mesi la Calabria ha fatto colpo su molti turisti.
Merito, si legge nella sua descrizione, della ricca offerta di "montagne, parchi nazionali, villaggi medievali, di una costa marittima la cui offerta turistica è in espansione e un'atmosfera rustica e rilassata". Secondo Airbnb, la Calabria è la regione italiana dove l’interesse dei turisti cresce maggiormente, facendo segnare un +100% di inclusioni nelle "wish list": significa che quest’anno, rispetto al 2017, il doppio degli utenti hanno inserito le destinazioni calabresi tra le mete dove desiderano soggiornare.
La crescita del turismo nella regione più meridionale della penisola (Sicilia esclusa), è confermata anche dai dati del 15esimo rapporto sul turismo in Calabriapubblicato lo scorso giugno, che però tiene conto solo dei turisti nelle strutture alberghiere ed extra-alberghiere e non in quelle come Airbnb: nel 2017 le presenze (cioè le notti complessive trascorse dai viaggiatori) sono state 9 milioni, 285 mila in più del 2007. Un incremento del 3,3% dettato soprattutto dall’aumento dei turisti dall’estero.
Infatti, mentre le presenze di italiani sono diminuite del 2,7%, quelle degli stranieri sono salite del 30,8%: lo scorso anno gli stranieri hanno trascorso in Calabria 476 mila notti in più del 2007, sfondando quota due milioni. I dati del rapporto rivelano un altro aspetto interessante: dopo aver vissuto anni complicati tra 2007 e 2014 (170 mila turisti in meno, quasi un milione di notti perse), la Calabria è tornata a crescere nell’ultimo triennio.
Certo, sul piano nazionale la Calabria rimane una delle regioni italiane con il minor numero di turisti: secondo l’Istat solo il 2,1% dei viaggiatori (italiani e stranieri) che si sono mossi nel 2017 hanno soggiornato in questa regione. Peggio hanno fatto soltanto Molise (0,1), Basilicata (0,6), Valle d’Aosta (0,9), Umbria (1,3) e Abruzzo (1,5), molte delle quali segnate dagli eventi sismici degli ultimi due anni. Tornando alla classifica di Airbnb si scopre che le mete di tendenza per il 2019 sono soprattutto quelle extra-europee. Nel Vecchio Continente, infatti, soltanto la Normandia e le isole scozzesi Ebridi Esterne fanno meglio, oltre alla città georgiana (il Paese al confine con l’Asia) di Batumi. Sul podio, infatti, ci sono la città neozelandese di Kaikoura, Xiamen in Cina e la messicana Puebla.