Pubblicata per la prima volta in Italia nel 1954 sul periodico 'La Cucina Italiana', la ricetta della carbonara compie 70 anni.
Lo ricordano i pastai di Unione Italiana Food in occasione dell'ottava edizione del #CarbonaraDay del 6 aprile presentata oggi. Migliaia di interpretazioni e le sue origini controverse la confermano come la ricetta più amata, interpretata e discussa nel mondo gastronomico. Se per i puristi esistono solo i 5 ingredienti canonici: pasta, guanciale, pecorino, uovo, pepe, gli innovatori invece credono che non debbano esserci limiti alle varianti.
Secondo il New York Times ci sarebbero, infatti, 400 versioni di carbonara in giro per il mondo. E, sempre più spesso, l'ispirazione arriva dal web, visto che a oggi oltre 1 milione sono i contenuti su Instagram dell'hashtag #Carbonara.
Da un'indagine di AstraRicerche emerge che 7 su 10 conoscono gli ingredienti necessari, considerando come imprescindibili guanciale (e, con una discreta tolleranza, pancetta), uova, pecorino o parmigiano e pepe. Ma se 6 italiani su 10 si dichiarano fedeli alla ricetta classica, non manca un certo estro interpretativo: 1 italiano su 5 (soprattutto uomini) si avventura nelle "diversamente carbonare" con un ingrediente fuori dagli schemi: panna (6.5%) o latte (3.1%), peperoncino (5,2%), prezzemolo (4,4%), pomodoro (3,8%). Non solo: c'è chi utilizza il prosciutto al posto del guanciale (3,5%) o componenti 'veg' (funghi 2,5%, pisellini 2,2%, zucchine 2,1%).
Un piatto super gettonato anche a domicilio: secondo l'Osservatorio di Just Eat, nel 2023 sono stati ordinati quasi 23 mila kg di carbonara.