“Oltre e più in alto”, é questo il nuovo libro di Roberto Paolo, Presidente della File (Federazione italiana liberi editori ) Vicedirettore del quotidiano Roma e giornalista di lungo corso. Cresciuto a Montesarchio, nel Sannio Caudino, nel 1988 si è laureato in Scienze Politiche con 110 e lode alla Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli di Roma. Ha conseguito due master di specializzazione, nel 1990 al Collegio d'Europa di Bruges e nel 1993 alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione di Caserta. Entrato nel 1994 come funzionario al Ministero dei lavori pubblici, si è dimesso nel 1996 per diventare giornalista professionista. Ha contribuito a fondare prima Il Corriere di Caserta poi, nel 1998, La Gazzetta di Caserta, all'epoca tra i quotidiani locali più venduti in Campania. In quegli anni si è occupato prevalentemente di camorra e del clan dei Casalesi, ma anche di inchieste e dei maggiori scandali campani (sue le rivelazioni sui responsabili degli incendi che a ripetizione devastarono la Reggia di Caserta). È stato autore di inchieste politico-giudiziarie che hanno avuto vasta eco sulla stampa nazionale ed ha ideato e coordinato numerose inchieste su camorra, politica, sanità, pubblica amministrazione della città di Napoli e della Campania. Sue le rivelazioni esclusive sui rapporti tra un alto magistrato della Direzione distrettuale antimafia ed esponenti legati al clan Di Lauro durante la prima faida di Scampia. Nel 2008 è stato tra i protagonisti del film di Abel Ferrara Napoli, Napoli, Napoli, con Peppe Lanzetta e Maurizio Braucci (presentato fuori concorso al Festival di Venezia 2009). Nel 2010 una sua inchiesta a puntate ha svelato retroscena inediti dell'omicidio del giornalista Giancarlo Siani, e ha svelato i nomi di mandanti ed assassini diversi da quelli attualmente condannati. Sulla base dei suoi articoli la Procura di Napoli ha riaperto dopo 25 anni le indagini sul caso. Sempre nel 2010 ha ottenuto il premio della Commissione anticamorra del Consiglio regionale della Campania per i giornalisti che si sono distinti nell'impegno contro la criminalità organizzata. Si è distinto per i suoi reportage in Africa, pubblicati, tra gli altri, su i settimanali L'espresso e Io Donna (supplemento del Corriere della Sera), e sul mensile Africa[2]. Ha collaborato a lungo con il quotidiano romano Il Tempo. Come fotoreporter è stato tra gli autori della mostra fotografica itinerante Spezziamo le catene, inaugurata a Roma nella Chiesa del Gesù nel novembre 2012, con una foto che ritrae una famiglia di schiavi a Nouakchott, in Mauritania. Nel novembre del 2014 ha pubblicato il libro-inchiesta Il caso non è chiuso. La verità sull'omicidio Siani[3], edito da Castelvecchi, nel quale ha fatto nuove rivelazioni inedite su mandanti ed esecutori dell'assassinio del giornalista napoletano Giancarlo Siani. Nel suo lavoro editoriale, "Oltre e piú in alto"presentato ufficialmente ieri alla libreria Feltrinelli in piazza dei Martiri a Napoli Roberto Paolo ha parlato del cammino di Santiago. Il Cammino di Santiago di Compostela è una rete di itinerari che, a partire dal Medioevo, i pellegrini cristiani percorrono attraverso l’Europa per giungere alla Cattedrale di Santiago di Compostela, presso la quale si troverebbero le reliquie dell’Apostolo San Giacomo il Maggiore. É un racconto ironico e disincantato, che dalle esperienze vissute lungo il Cammino di Santiago trae insegnamenti utili per affrontare il cammino della vita di ogni giorno. Il libro si puó comprare online anche su Amazon, ibs.it, eBay, feltrinelli.it
Il cammino di Santiago, “Oltre e piú in alto” mille chilometri a piedi con Roberto Paolo
Metti un giornalista lungo il Cammino di Santiago, oltre mille chilometri a piedi dalla Francia fino a Capo Finisterre, punta estrema dell’Europa. Il risultato è un reportage di viaggio, a metà tra una guida per il pellegrino e il diario intimo di un’esperienza che è al tempo stesso impresa estrema, indagine sociologica e speculazione metafisica. Oltre e più in alto è tutto questo: il resoconto di un mese passato sul cosiddetto Cammino Francese, da Saint-Jean-Pied-de-Port a Santiago de Compostela e oltre, fino al faro di Finisterre. Le descrizioni del percorso e dei luoghi, i consigli sull’attrezzatura, su dove dormire, cosa mangiare, come indossare lo zaino e come risolvere i comuni problemi quotidiani si intrecciano con le storie dei tanti compagni di viaggio incontrati sul Cammino, ognuno con la propria vicenda umana ma tutti uniti da caratteristiche profonde che fanno di loro una sorta di comunità itinerante. E in un reportage che è anche un viaggio interiore non potevano mancare le riflessioni intime che un’esperienza simile inevitabilmente suscita sulla vita, la morte e la natura umana. Ne risulta un racconto ironico e disincantato, avventuroso ed emozionante, filosofico e introspettivo, che dalle esperienze vissute lungo il Cammino di Santiago cerca di trarre insegnamenti utili per affrontare il cammino quotidiano della vita di ogni giorno.