A proposito della tristissima vicenda di Aprica, il ritrovamento venerdì scorso di due genitori 90enni abbandonati completamente a sé stessi in un isolato comune montano della provincia di Sondrio, sono emersi gli agghiaccianti particolari che hanno condotto alla morte della madre.
Il cui cadavere giaceva da un paio di settimane accanto al povero marito agonizzante e denutrito, con privazione totale di acqua da bere che gli ha fatto perdere una gamba, già assalita dalla cancrena. Così li hanno trovati i carabinieri.
Iscritto nel registro degli indagati il figlio 61enne. E’ accusato di reati gravi: morte come conseguenza di altro reato, e cioè l’abbandono di persona incapace, più l’occultamento di cadavere. Questi i reati ipotizzati dal giudice incaricato della procura di Sondrio, Chiara Costagliola.
La quale, durante l’interrogatorio, ha verificato lo strano comportamento del 61enne che avrebbe manifestato una condizione di disagio mentale: per questo il giudice ne ha ordinato il ricovero presso il reparto di psichiatria dell’ospedale di Sondrio.