di MARIO PICCIRILLO
ROMA – Dopo aver rifiutato a colpi di hashtag Lopetegui, ecco il no a Fonseca. Stavolta con un comunicato vecchio stile. La curva del Milan ormai detta la linea al club: gli ultras vogliono scegliersi il nuovo allenatore, visto che oggi Pioli ha ufficializzato l’addio. Non sarà lui il tecnico l’anno prossimo, ma era una notizia ormai archiviata. Per il futuro c’è tensione.
Domani sera per l’ultima di campionato contro la Salernitana la Curva Sud interromperà lo sciopero, ma non la contestazione che dura da tre partite (Genoa, Cagliari e Torino), per dire addio a Kjaer e Giroud. E per rilanciare il divieto di tecnico, senza parere preventivo.
“Il messaggio a tutto l’ambiente Milan deve arrivare chiaro – scrivono gli ultras rossoneri – il popolo rossonero non è più disposto ad accettare progetti non improntati a puntare al massimo livello sia in Italia che in Europa, un popolo che ha vinto come nessun altro in Italia e che si è sempre contraddistinto per la vicinanza alla propria squadra anche nei momenti più difficili della sua lunga storia. Consapevoli che non si possa vincere sempre, ma essere preparati e attrezzati a poterlo fare sempre è un’altra cosa! Un progetto vincente ora è preteso! Un progetto che parta dalla panchina, passando dal campo fino ad arrivare alla dirigenza! Volete questa curva? Volete questo stadio e questo clima sempre? Bene, ora sta a voi pagare il prezzo del biglietto, ora sta a voi passare semplicemente ai fatti. Milano e i Milanisti hanno sempre compreso e giustificato ogni situazione, ma non scambiate mai la nostra intelligenza per rassegnazione. Perché Milano non si è mai accontentata e mai lo farà. Abbiamo passato anni di merda, siamo tornati ai vertici e ora nessuno vuole smuoversi da lì. Abbiamo pagato fin troppo il prezzo di cambi societari ecc ecc. Il popolo rossonero vuole che la squadra torni ad occupare il ruolo di indiscussa protagonista, il ruolo che da sempre il popolo rossonero conserva ben saldo sugli spalti di ogni stadio. Secondi a nessuno! Domenica portate striscioni, bandiere e stendardi. Vedranno ancora una volta cosa possono perdersi… per il bene del Milan! Sempre!“.