Una nazionale di "giganti ed eroi", per trasformare in realtà i sogni di oltre 60 milioni di italiani.
Parte l'Europeo azzurro, tre anni dopo il trionfo di Wembley, ed è questa l'Italia che Luciano Spalletti immagina e vuole vedere, stasera in campo contro l'Albania a Dortmund, nella sua prima partita nel gruppo B degli Europei di calcio.
Il tutto per una formazione che ritrova Nicolò Barella, recuperato dopo i patemi degli ultimi giorni sul suo affaticamento muscolare ed ha in Gianluca Scamacca il centravanti della provvidenza. Protagonista assoluto della storica stagione dell'Atalanta che il commissario tecnico ha allo stesso tempo esaltato e stimolato, chiedendogli in partica più continuità e intensità.
La nazionale di Spalletti, a detta dello stesso ct, avrà la responsabilità di non deludere i suoi oltre sessanta milioni di tifosi, uniti a quelli di Germania e del resto del mondo. "Loro devono sapere che noi in questo momento siamo dei giganti, degli eroi. Abbiamo poco tempo a disposizione per allenare la Nazionale, ma con un gruppo con questa disponibilità e presa di coscienza tutto diventa più facile e quello che si fa in un allenamento è come dieci volte in un club", sottolinea Spalletti nella conferenza della vigilia nello stadio del Borussia Dortmund.
"Ci saranno molti tifosi dei nostri avversari, ma noi ne avremo 60 milioni in campo perché ai tifosi chiederemo di giocarla insieme a noi, di essere in campo con noi. Dieci ruoli fissi e loro a tutto campo".
Per il tecnico dello scudetto Napoli e' una prima assoluta da ct a un torneo internazionale. "L'emozione è tanta, ma mano a mano che passano le ore diventa una tensione fantastica e che porta felicità e non è tossica. Sylvinho che allena l'Albania l'ha preparata bene. Giochiamo con calciatori che hanno grande qualità e conoscono bene il nostro calcio, sarà una partita tosta". Una partita difficile per la quale Spalletti ritrova il suo 'gladiatore' di centrocampo: "ieri Barella ha fatto tutto, oggi si fa un po' di partitina e si ascoltano le sue sensazioni perché ha già avuto un problemino del genere. Quello che contano sono però i medici, perché i giocatori vogliono sempre giocare. Tutto lascia prevedere che sia disponìbile".
Restando in tema di formazione elogi e parole di sprone per il bomber ritrovato: "Si può anche giocare con due punte, che sono fortissime, Scamacca e Retegui. Scamacca è cresciuto molto, è completo ha tutto, ha veramente tutto. Poi qualche volta deve confrontarsi con le prestazioni degli altri, dentro dieci movimenti di attacco alla porta ricevi dieci palloni, dietro a venti movimenti ne ricevi dieci. Si richiede una media di risultati rispetto ai suoi pari ruolo".