ROMA - “Onorata di rappresentare l’Italia nella Federazione Russa. Responsabilità per pace e dialogo e per mantenere viva la collaborazione culturale fra due popoli legati da rapporti centenari sono gli impegni che assumo in questa complessa congiuntura. Lavorerò guidata dalla bussola dei valori e dell’interesse nazionale per tenere aperti gli attuali canali di comunicazione e creare future occasioni di dialogo”. Così Cecilia Piccioni, da oggi nuova Ambasciatrice d’Italia a Mosca.
Romana, classe 1964, Piccioni si laurea in scienze politiche all’Università di Roma ed entra in carriera diplomatica (specializzazione commerciale) nel 1996.
I primi incarichi alla Farnesina sono alla Direzione Generale Affari Economici e alla DG Cooperazione Economica e Finanziaria Multilaterale. Nel 2000 il primo mandato all’estero: è secondo segretario commerciale a Praga. Quattro anni più tardi vola negli Usa, con l’incarico di Primo segretario commerciale a Washington.
Nel 2008 è posta fuori ruolo per prestare servizio nell’Ufficio del Consigliere Diplomatico a Palazzo Chigi e due anni più tardi torna negli Usa, questa volta a New York quale Consigliere alla Rappresentanza permanente presso l'ONU.
Nel 2015 è Ambasciatrice ad Hanoi. Dal novembre 2018 al novembre 2020 è posta di nuovo fuori ruolo per prestare servizio presso Fincantieri. Torna alla Farnesina, alle dirette dipendenze del Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese. nel 2021 è Vice Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese/Direttore Centrale per la promozione della cultura e della lingua italiana (dal 1° gennaio 2022 Direttore Centrale per la promozione integrata e l’innovazione), incarico che ora lascia per Mosca.