Si sono appropriati di circa 7 milioni di byte di traffico telematico del Comune di Venaria per scaricare materiale pedo-pornografico e poi rivenderlo nel deep-web. Un dipendente, impiegato presso l'ufficio Ragioneria, è stato arrestato; messo ai domiciliari ha rassegnato le dimissioni.

ALTRI DUE SOSPESI DAL LAVORO
Altri due, in servizio rispettivamente presso l'ufficio Urbanistica e l'ufficio Personale, sono stati denunciati e sospesi dal lavoro. Sono accusati, a vario titolo, di pedopornografia, truffa aggravata e peculato.

LE INDAGINI DELLA MUNICIPALE
Dalle indagini della polizia municipale di Venaria, su disposizione della Procura di Torino, è emerso che tra il 26 settembre e il 5 febbraio, gli indagati hanno scaricato circa 68mila file, tra foto e video, di cui 3.800 con materiale pedopornografico, e li hanno salvati su chiavette e memorie esterne per poi rivenderli.

UTILIZZAVANO I PC DEL COMUNE
Secondo gli inquirenti, i tre utilizzavano i pc del Comune anche per scommettere e fare acquisti. Le telecamere installate nei locali hanno filmato due di loro mentre si masturbavano in ufficio. Nei guai è finita anche la moglie del dipendente arrestato, funzionaria dell'ufficio Personale, che avrebbe assegnato al marito straordinari non dovuti.

IL SINDACO FALCONE: SIAMO SCONCERTATI
"I dati sulla pedopornografia e il fatto che queste persone lavorassero una settimana su sei mesi sono sconcertanti": ha detto il sindaco di Venaria Reale, Roberto Falcone. "Quest'indagine tutela tutti i dipendenti che, a differenza di questi tre, si impegnano ogni giorno per il bene della Città. Ringrazio - ha aggiunto Falcone - il comandante della municipale Luca Vivalda e i suoi uomini per l'ottimo lavoro".