Il derby di Milano torna a colorarsi di rossonero.
Dopo sei vittorie consecutive dell'Inter, infatti, è un gol nel finale di Matteo Gabbia a far tornare il Milan al successo nella stracittadina.
E lo fa forse nel momento più difficile del Diavolo, quando Fonseca sembrava ormai sull'orlo dell'esonero se non di più.
Invece è proprio la mossa di formazione del tecnico portoghese, che sceglie dall'inizio un offensivo 4-2-4 schierando insieme Leao, Morata, Abraham e Pulisic, a creare le basi per la vittoria rossonera salvando così la panchina dell'ex Roma.
È vero che è servita la zuccata di Gabbia nel finale per conquistare i tre punti, ma il Milan ha meritato la vittoria nei 90' con una prestazione più solida e convincente. Raramente invece si era vista un'Inter così in difficoltà, sempre a basso ritmo anche quando è andata sotto in avvio per il gol di Pulisic e incapace di accelerare pure in seguito, dopo il pareggio di Dimarco. Tanto che il Milan è sempre stato più pericoloso e più costante, meritando di conquistare tre punti che non solo rinsaldano la panchina di Fonseca ma consentono anche di agguantare i cugini in classifica a -3 dal Torino, solitario capolista.
L'approccio migliore in avvio è infatti dei rossoneri. Tanto che dopo 10' infatti i rossoneri ne approfittano, Pulisic ruba palla a Mkhitaryan a metà campo e si invola verso la porta senza che nessuno lo riesca a fermare, tocco di punta ad anticipare Pavard e Sommer battuto. Il gol incassato sembra svegliare l'Inter, che prova ad alzare il ritmo, ma fatica a trovare le classiche combinazioni per merito di un Milan molto compatto e ordinato. Alla prima occasione in cui i rossoneri si distraggono, però, l'Inter colpisce: Lautaro trova il varco giusto tra Emerson Royal e Gabbia per pescare Dimarco, mancino in diagonale e derby di nuovo in parità. I nerazzurri riprendono in mano le redini delle partite, pur tra tante imprecisioni ed errori.
E serve un super Maignan per tenere la parità con un gran tuffo a salvare su un diagonale di Thuram, mentre poi Emerson Royal salva sulla ribattuta di Dimarco poco prima dell'intervallo. Come nel primo tempo, anche ad inizio ripresa è il Milan a scattare meglio dai blocchi. Una rapida sovrapposizione porta Emerson Royal a crossare dal fondo, Leao salta sopra Dumfries ma Sommer si salva in tuffo. Lo svizzero poco dopo rischia grosso in costruzione, anticipando per un pelo Abraham su un rinvio. L'Inter prova a fare la partita, senza però riuscire a creare pericoli, anzi i rossoneri sfiorano nuovamente il vantaggio con Reijnders, Leao e Abraham. Quando il pareggio sembra il risultato definitivo, però, arriva il colpaccio rossonero: punizione dalla destra di Reijnders, Gabbia completamente da solo trova la zuccata giusta che si infila alle spalle di Sommer, facendo esplodere la gioia di tutta la panchina che si ritrova in campo. Nel finale l'Inter ci prova ma senza convinzione, anzi è Okafor ad avere la palla per il 3-1 calciando alto a tu per tu con Sommer. Al triplice fischio è estasi Milan, con la squadra che festeggia sotto la curva mentre Lautaro e compagni escono a testa bassa. E San Siro, dopo sei derby interisti, torna a colorarsi di rossonero.