(foto Ansa)

di ENRICO PIRONDINI

Fenomeno Sinner! Domina anche a Shanghai, battuto Djokovic in 2 set. Annata magica: 7 titoli di cui  tre 1000 (Miami, Cincinnati e Shanghai), inoltre 2 Slam e 2 ATP 500. Un Sinner cannibale come Djokovic dei vecchi tempi. Un successo trionfale davanti al suo mito Federer e al rivale-amico Alcaraz. Ora per lui c’è la trasferta in Arabia Saudita per il Six King Slam; l’esibizione sarà a Riad insieme a Djokovic e Nadal.

GARA SPETTACOLARE

Match iniziato alle ore 10.41 (ora italiana). Colpi subito da antologia. Prime palle potenti e velenose sotto gli occhi di Federer (applauditissimo). È 3-3 dopo 26 minuti. Il serbo si porta in vantaggio (4-3) con un settimo game devastante. Jannik rimedia subito: 4-4. Pronta la reazione di Djokovic con un servizio implacabile (5-4). Strepitoso il decimo game di Jannik ed è 5-5. Nole sale 6-5. Resta un grande equilibrio. Sinner strappa ik 6-6 e su va al tie break. Sinner parte bene e conquista un 4-0 poi un 5-1 e sfiora Il set point, rinviato di poco.  Jannik chiude dopo 56 minuti  con un 7-6 inequivocabile.
Secondo set. Il leone ferito si fa più aggressivo  ma Sinner lo argina: è 2-1 dopo 18 minuti. E dopo 1h20’ Sinner va sul 3-1 e poi sul 4-1. Il pubblico vorrebbe un terzo set in nome dello spettacolo. E Djokovic accorcia: 4-2.

Ma Sinner replica immediatamente: 5-2. Anche il serbo non molla: 5-3. Jannik fa suo il set con un ultimo ace. Spettacolo puro. E chiude 6-3. Vittoria che vale la partita e il torneo. È il settimo titolo del 2024, il terzo  Masters 1000 dell’anno, il 17esimo titolo in carriera. Non ci sono più parole. Con questa vittoria vola a 11.920 punti, 4.800 in più di Alcaraz.

LA FELICITÀ DI SINNER

A fine gara Sinner ha commentato:” E una vittoria speciale contro Nole che è una leggenda. Con lui è sempre dura, è una sfida davvero difficile. Lui ha servito alla grande nel primo set, ma io ho tenuto e sapevo di avere le armi per potermi battere fino alla fine. Il segreto per battere Djokovic? Niente, non c’è alcun segreto. Sono stato capace di sfruttare al meglio le poche chance che mi ha dato”.