Ha concesso la grazia al figlio in attesa di giudizio e poi è salito (dalla solita scaletta accorciata adottata per non cadere) ed è volato per una visita ufficiale in Angola. Ovviamente, come regola, non ha risposto alle domande dei giornalisti. Ecco Joe Biden (un saluto e un bacio lanciato non si sa a chi, probabilmente Hunter, prima che si chiudesse il portellone dell'Air Force One) dopo la grazia concessa al figlio che ha scatenato un putiferio negli Stati Uniti. Tutti contro, feroci critiche bipartisan, dai Repubblicani e dai Democratici con Donald Trump che ha anche aggiunto la promessa di una grazia agli incarcerati, da qualche anno, che presero parte al famigerato 6 gennaio 2021, l'assalto (con tante luci, ma anche ombre) al Campidoglio. Così ad esempio Jared Polis, Governatore ultra Dem del Colorado: "Ha messo la famiglia davanti al Paese". Una scelta, quella di graziare il figlio che potrebbe "appannare la sua reputazione... Quando si diventa presidente il tuo ruolo è quello di Pater familias della nazione... Nessuno è sopra legge, non un presidente e non il figlio di un presidente". Greg Stanton (congressista Dem dell'Arizona) contesta poi la giustificazione addotta da Biden per concedere la grazia al figlio e che cioè Hunter sarebbe stato di vittima di una persecuzione politica. "Rispetto il presidente Biden, ma penso che questa volta si sia sbagliato. Non è stata una persecuzione, Hunter ha commesso dei reati ed è stato condannato da una giuria di suoi pari". Joe Biden, ai tempi della condanna di Trump, aveva postato un "Nessuno è al di sopra della legge". Tra i Repubblicani invece da notare il post del congressista James Comer: "Così corrotto...".
Per Mosca la grazia di Biden al figlio è una 'caricatura di democrazia'
La grazia concessa dal presidente americano Joe Biden al figlio Hunter Biden è una "caricatura della democrazia".
Lo ha detto al quotidiano russo Izvestia Maria Zakharova, rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo.