Vincitore delle elezioni presidenziali, Persona dell'Anno per Time e re di Wall Street per un giorno nella sua New York.

Per Donald Trump gli ultimi due mesi del 2024 saranno difficili da dimenticare e lasciano presagire che, nonostante qualche nomina controversa, il suo governo 2.0 possa partire con il vento in poppa a gennaio.

'In molti anni, questa scelta e' stata difficile.

Stavolta non lo era. Da quando ha iniziato a candidarsi alla presidenza nel 2015, forse nessun singolo individuo ha avuto un ruolo più importante di Trump nel cambiare il corso della politica e della storia', si legge in un uno dei passaggi della motivazione del celebre magazine per il riconoscimento.

'Oggi stiamo assistendo alla sua apoteosi. Sulla soglia della sua seconda presidenza, tutti noi, dai suoi sostenitori piu' fanatici ai suoi critici piu' ferventi, stiamo vivendo nell'era di Trump', sottolinea Time che aveva conferito il prestigioso titolo a The Donald gia' nel 2016, dopo la vittoria contro Hillary Clinton. Nella lunga intervista a Mar-a-Lago tre giorni prima di Thanksgiving, il tycoon ha toccato tutti i temi prioritari della sua agenda: dall'immigrazione ai vaccini fino alla politica estera. Delle due guerre in corso, quella in Ucraina e in Medio Oriente, in campagna elettorale ha ripetuto spesso che vi mettera' fine in tempi brevi ma non e' mai entrato nel dettaglio. A Time ha ribadito di aver parlato con Benyamin Netanyahu e di aver chiarito di volere una fine del conflitto prima del suo insediamento.

'Lo sa', ha detto il presidente eletto senza tuttavia precisare se il premier israeliano gli abbia dato qualche garanzia e precisando di non fidarsi di nessuno, nemmeno di Bibi. Sull'Iran ha avvertito che 'tutto e' possibile e la situazione e' fluida', mentre e' sembrato timidamente rassicurare l'Ucraina che non l'abbandonera'. 'Voglio raggiungere un accordo. Questa guerra non sarebbe mai dovuta iniziare. Putin non avrebbe invaso l'Ucraina se fossi stato presidente', ha insistito. Quanto alle questioni interne, Trump ha ribadito che la priorita' e' l'immigrazione ripetendo che, se necessario, intende usare l'esercito per fermare ed espellere gli illegali. 'Faro' solo cio' che la legge consente, ma spingero' i limiti al massimo', ha messo in guardia il tycoon.

L'altro tema complesso e' quello dei vaccini, soprattutto quelli infantili, a rischio di essere aboliti dal momento che il presidente eletto ha nominato il no-vax Robert Kennedy jr alla guida della Sanita'. 'Avremo una grande discussione con Bobby', ha spiegato rispondendo ad una domanda in merito. 'Ne parleremo. Il tasso di autismo e' a un livello che nessuno ha mai creduto possibile. C'e' qualcosa che lo causa', ha proseguito riferendosi ad una tesi sostenuta da Kennedy ma che non ha nessun riscontro scientifico.

Sulla rivolta contro Capitol Hill del 6 gennaio 2021, Trump si e' poi limitato a ribadire che intende graziare gli insurrezionisti e comincera' a pensarci 'nei primi sei minuti' della presidenza, ma 'valutera' caso per caso' e non concedera' la liberta' ai violenti. Nel frattempo anche Joe Biden ha annunciato una misura di clemenza record: la commutazione della pena a 1500 persone perche' 'l'America e' stata costruita sulle seconde chance'.

Mentre i capi delle Big Tech - da Jeff Bezos a Mark Zuckerberg che ha donato un milione di dollari per il giuramento - fanno la fila per essere ricevuti dal prossimo commander-in-chief, The Donald ha ricevuto anche l'abbraccio di Wall Street, dove si e' persino concesso ai microfoni di una giornalista italiana per rispondere ad una domanda su Giorgia Meloni. "E' una leader e una persona fantastica" ha detto Donald Trump rispondendo ad una domanda della tv Class CNBC a Wall Street, dopo che aveva suonato per la prima volta la campanella di apertura della Borsa.

"Sì", ha quindi replicato alla domanda se parlerà con la premier italiana.

La premier e' stata invitata alla cerimonia di insediamento il 20 gennaio, come anche il presidente cinese Xi Jinping. Non e' chiaro chi alla fine partecipera' ma si tratta comunque di uno strappo alla tradizione da parte del tycoon visto che mai nella storia americana dei leader stranieri hanno partecipato ad un'inaugurazione presidenziale.