Lo ha reso noto ieri nel suo ultimo rapporto pubblicato su Instagram l'organizzazione non governativa venezuelana Foro Penal, che difende le persone detenute per motivi di coscienza. Dei 19 stranieri, quattro sono colombiani, tre ecuadoriani, due spagnoli e gli altri dieci provengono da Argentina, Guyana, Messico, Perù, Ucraina, Uruguay e Stati Uniti. Dei 31 detenuti con doppia nazionalità, oltre ai nove italiani, dodici sono spagnoli, sei colombiani, tre portoghesi e un cileno.
Sempre ieri la Procura generale del Venezuela ha riferito che, dopo processi di revisione, sono state rilasciate 223 persone detenute dopo le presidenziali del 28 luglio, per un totale di 956 liberazioni concesse dopo la richiesta del riesame, giustificando le detenzioni per presunti collegamenti con "eventi gravi che intendevano generare una guerra civile" nel Paese sudamericano.