(Foto archivio)

L'esercito israeliano ha ritrovato a Gaza i corpi dei rapiti Yosef e Hamza Alziadna, 53 e 22 anni, rapiti vivi il 7 ottobre 2023 dal kibbutz Hulit dove lavoravano.

"Ci è stato detto che sono stati trovati i corpi di Yousef e Hamza. Il nostro cuore è spezzato. Speravamo che tornassero vivi tra le braccia della famiglia, ma purtroppo sono tornati senza vita", ha detto il fratello di Yousef. La famiglia ha raccontato che i due ostaggi sono stati tenuti insieme e trovati insieme. Lo riferiscono i media israeliani citando i familiari.

Yosef è stato rapito da Hamas insieme con i tre figli, Hamza, Bilal Ziyadne, 18 anni, e Aisha Ziyadne, 17 anni (israeliani della comunità beduina) mentre lavoravano nel kibbutz Holit. Bilal e Aisha sono stati rilasciati il 30 novembre 2023, dopo 55 giorni di prigionia a Gaza. Finora si era dato per scontato che Yosef e Hamza fossero vivi. Yosef, 53 anni, sposato con due mogli e 19 figli, stava lavorando nella stalla del kibbutz Holit. Hamza, 22 anni, sposato e padre di due figli, e Bilal, 18 anni, stavano lavorando con il padre, mentre la sorella Aisha li aveva raggiunti per la mattinata. Yosef lavorava nel kibbutz da circa 20 anni. La famiglia vive a Rahat, nel quartiere Ziyadne, che prende il nome dal suo vasto clan familiare.

Almeno nove persone, tra cui un bambino e un bebè di 15 giorni, sono state uccise prima dell'alba nella Striscia di Gaza da attacchi israeliani: lo riporta Al Jazeera. Gli attacchi, aggiunge l'emittente, sono stati lanciati poche ore dopo un bombardamento nella zona umanitaria di Al Mawasi - a Khan Yunis - costato la vita a 20 persone, inclusi cinque bambini.

Due bambini e un ragazzo sono stati uccisi inoltre da un drone israeliano che ha bombardato la città di Tamoun, a sud-est di Tubas, in Cisgiordania. Lo riferiscono fonti della sicurezza palestinese all'agenzia di stampa Wafa. Secondo le fonti, le vittime avevano 9, 10 e 23 anni. In mattinata l'Idf aveva reso noto di aver colpito una cellula terroristica a Tamoun.

L'esercito ha anche riferito che un elicottero dell'aeronautica militare israeliana ha lanciato un attacco contro un gruppo di miliziani di Hamas in un'ex scuola a Jabalia, nel nord di Gaza. Secondo l'esercito, i terroristi si trovavano in un centro di comando nascosto nella scuola di Halawa e utilizzavano il complesso per attaccare Israele. Secondo i media palestinesi, l'edificio fungeva anche da rifugio per gli sfollati di Gaza.

L'ufficio del primo ministro ha smentito intanto con una nota le notizie diffuse dalla stampa araba riguardo una tregua di settimane nella guerra in cambio di un elenco di nomi degli ostaggi: "E' una bugia totale e una parte della guerra psicologica che Hamas sta cercando di utilizzare contro le famiglie degli ostaggi e i cittadini israeliani".

In mattinata il quotidiano libanese Al Akhbar ha riportato che, secondo fonti egiziane, Hamas fornirà a Israele un elenco degli ostaggi e la loro ubicazione, compresa quella degli ostaggi uccisi, in cambio di un cessate il fuoco della durata massima di otto settimane.

Iran chiede a Israele di ritirare le sue truppe dalla Siria

Il presidente iraniano Massoud Pezeshkian ha invitato oggi Israele a ritirarsi dai territori di confine siriani dove ha schierato le sue truppe dopo la caduta del presidente Bashar al-Assad, alleato di lunga data di Teheran. "La necessità del regime sionista di ritirarsi dai territori occupati e l'importanza del rispetto dei sentimenti religiosi (in Siria), in particolare nei luoghi santi sciiti, sono tra le questioni che preoccupano", ha detto il presidente iraniano durante una conferenza stampa briefing con il primo ministro iracheno Mohamed Chia al-Soudani, in visita a Teheran. Pezeshkian ha anche messo in guardia contro "la riattivazione delle cellule terroristiche" in Siria. Sin dalla caduta del regime di Bashar al Assad, Israele ha effettuato centinaia di attacchi aerei contro installazioni militari siriane, affermando di voler evitare che l'arsenale cada nelle mani delle nuove autorità. L'esercito israeliano è stato schierato anche nella zona cuscinetto smilitarizzata del Golan, nel sud-ovest della Siria, al limite della parte di questo altopiano occupata da Israele dal 1967 e annessa nel 1981.