“Il Partito democratico si conferma essere non soltanto la più importante forza politica italiana tra i connazionali che vivono, lavorano e studiano nei cinque continenti ma anche l’unica realmente radicata sui territori e nella quale è la base dei propri militanti a determinare le proprie scelte. Dare piena cittadinanza politica agli italiani all'estero, con una grande partecipazione di giovani emigrati e di rappresentanti delle seconde e terze generazioni, si è confermata essere la caratteristica del Partito Democratico, unica tra tutti i partiti italiani". Lo dichiara Luciano Vecchi, responsabile per gli italiani nel mondo del Pd, dopo la conclusione della campagna congressuale dei circoli e delle federazioni del Partito democratico all'estero. "Hanno partecipato alla elezione dei propri organismi dirigenti, per il quadriennio 2024-2028, 10 delle 12 federazioni e 54 dei 103 circoli del Pd nel Mondo, con l'adesione di oltre 2.400 iscritti al Pd. Le restanti organizzazioni, non ancora in scadenza, effettueranno i loro congressi nei prossimi dodici mesi", spiega Vecchi."Dare forza e dignità alle giuste e legittime rivendicazioni all'emigrazione italiana - aggiunge il responsabile dem per gli italiani nel mondo - e cercare di conquistare un ruolo attivo per il futuro dell'Italia agli oltre sei milioni di connazionali, e agli oltre sessanta milioni di italo discendenti, è stato l’elemento caratterizzante di una campagna di ascolto, discussione e decisione che rappresenta una esperienza unica a livello globale. A fronte di una dissennata politica del governo della destra italiana che ha ristretto, in questi anni, spazi di partecipazione e sostegno alle Comunità italiane, il Partito democratico intende promuovere il protagonismo dell'emigrazione italiana".italiani nel mondo. Sono stati eletti, "in un processo caratterizzato - si legge in una nota - da una grande volontà di unità e apertura", come segretari delle Federazioni del Pd all'estero: Argentina, Daniel Antenucci, docente universitario; Australia, Giuseppe Ardica, operatore previdenza sociale; Belgio, Teresa Iurilli, funzionaria europea; Brasile, Salvatore Milanese, imprenditore; Canada, Joseph Cafiso, docente e animatore culturale; Germania, Viviana Vacante, economista e sociologa; Iberia (Spagna e Portogallo), Massimo Maoret, docente universitario; Regno Unito, Lorenzo Ammirati, ricercatore sociale; Stati Uniti, Riccardo Gottardi, professore di bioingegneria; Svizzera, Dario Natale, esperto di previdenza internazionale.