Il governo di Cuba ha iniziato una vera e propria guerra contro il narcotraffico a causa del diffondersi a macchia d'olio tra la popolazione giovane dell'isola caraibica di una nuova droga sintetica, "el quimico", un mix di marijuana, metanfetamine e altre sostanze tossiche.
Lo rendono noto oggi i siti indipendenti cubani 14ymedio e Cibercuba, riprendendo un articolo di Granma, organo di stampa ufficiale del governo dell'Avana, dove il primo ministro, Manuel Marrero Cruz, ha dichiarato, citando Raúl Castro, che il combattimento sarà "a ferro e fuoco contro chiunque tenti di contaminare le nostre strade, i nostri figli, nipoti, i nostri adolescenti e giovani", aggiungendo che "Cuba ratifica la volontà politica di tolleranza zero verso le droghe, flagello universale che colpisce la sicurezza nazionale".
Le dichiarazioni di Marrero arrivano dopo le decine di operazioni antidroga che hanno portato a numerosi arresti questa settimana in diverse zone dell'Avana tra cui Marianao, Guanabacoa, Habana del Este, Habana Vieja, Arroyo Naranjo, Cerro e Boyeros.
Cuba ha anche annunciato la creazione dell'Osservatorio nazionale sulle droghe (Ond) che, sotto la direzione del Ministero della Giustizia, disporrà di un Sistema di allerta precoce per identificare le nuove sostanze psicoattive come "el quimico".
L'Ond fa parte di Copolad III, il programma di cooperazione dell'Unione Europea con l'America latina per le politiche sulle droghe, e sarà operativo da luglio.