ROMA – Nessuna certezza ancora sulle cause del black out: all’indomani della crisi che ha messo KO il sistema elettrico di Spagna, Portogallo e anche il sud della Francia. Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha aggiornato i suoi cittadini, ma anche l’Europa e i Paesi di tutto mondo, preoccupati per quello che potrebbe invece accadere anche nei propri confini, sullo stato dell’arte e sui passi che, come governo, intende percorrere, tra cui l’istituzione di una commissione d’inchiesta per scoprire cosa effettivamente sia successo.
“RIPRISTINATO IL 99,95% DELLA DOMANDA DI ENERGIA”
Già questa mattina, dai social, il n.1 spagnolo aveva annunciato che “dopo una notte intensa, è stato ripristinato il 99,95% della domanda di energia e anche il 100% delle sottostazioni della rete di trasmissione è stato ripristinato”. In conferenza stampa ha confermato: “La Spagna ha già superato la fase più acuta della crisi ed è saldamente sulla strada del ritorno alla piena normalità”. Si è poi concentrato sulle priorità, due, scandite molto chiaramente: consolidare il ripristino del nostro sistema elettrico al 100%. e scoprire cosa è successo. “Adotteremo le misure necessarie per impedire che ciò accada di nuovo e chiederemo conto agli operatori privati”, ha detto ai microfoni Pedro Sanchez, per annunciare che il governo spagnolo ha intenzione di istituire una commissione d’inchiesta per far luce sulle cause, mentre nessuna ipotesi è stata ancora esclusa. Le cause del blackout che ha colpito la Spagna “sono ancora in fase di studio. È meglio non fare speculazioni”, ha infatti spiegato.
I “5 SECONDI“ IN CUI È SUCCESSO TUTTO
L’attenzione è comunque calamitata sui “5 secondi” che avrebbero poi portato al guasto e al buio totale nel Paese. Lo ha detto lo stesso premier: “Aspettiamo nei prossimi giorni i risultati delle analisi di Red Electrica, che dovrebbero consentirci di capire cosa è successo nei cinque secondi che hanno portato al guasto del sistema”, ha precisato. “I risultati di tutte queste indagini saranno utilizzati per rafforzare il nostro sistema elettrico, perché quanto accaduto ieri non può ripetersi. Siamo i primi a voler adottare le misure necessarie affinché ciò non accada più”, ha ribadito.
NUCLEARE VERSUS RINNOVABILI
Sulle presunte ‘colpe’ dell’affidamento del Paese a fonti di energia rinnovabili e alla mancanza di quella nucleare, Sanchez ha spazzato via ogni ipotesi fuorviante: “Chi lo afferma- ha sottolineato- o mente o dimostra ignoranza”. Perché “se avessimo avuto una maggiore dipendenza dall’energia nucleare, la ripresa non sarebbe stata così rapida come quella che stiamo vivendo”, ha affermato il premier sottolineando che le centrali nucleari non hanno ancora ripreso le operazioni.
Sanchez ha infine annunciato che chiederà un “rapporto indipendente” a Bruxelles per ottenere un quadro “molto più accurato” di quanto accaduto dalle 12:33 di ieri.