Con l’arrivo del sole si asciugano i campi ed emergono i danni provocati dalla devastante ondata di maltempo che ha colpito il Nord e soprattutto la Lombardia con chicchi di grandine come noci che si sono abbattuti su grano, mais, orzo, frutta e ortaggi e foraggio per l’alimentazione delle mucche ma le intense precipitazioni hanno provocato anche esondazioni, frane e smottamenti con una stima di milioni di euro di danni.
E’ quanto emerge dal primo bilancio della Coldiretti sulle conseguenze delle ultime tempeste di ghiaccio e acqua che hanno fatto innalzare i grandi laghi del Nord con quello di Como che ha raggiunto un grado di riempimento del 105% allagando una corsia del Lungolario mentre quello Maggiore è al 112% e quello di Garda al 98%.
La grandine che – sottolinea la Coldiretti – è l’evento più temuto dagli agricoltori in questo momento perché provoca danni irreparabili alle coltivazione mandando in fumo un intero anno di lavoro, ha investito dalla Bergamasca al Cremonese, dal Bresciano al Mantovano, da Varese a Lecco e dalla Valle Spluga e Valchiavenna in provincia di Sondrio.
In forte difficoltà – continua la Coldiretti - l’attività di allevamento con il fieno che ha subito danni nelle pianure e sugli alpeggi con diversi smottamenti e piccole frane, che hanno invaso le carreggiate delle strade rurali rendendo difficile raggiungere i pascoli per alimentare gli animali. I tecnici della Coldiretti sono al lavoro per assistere le aziende colpite e per valutare se ci sono le condizioni per far scattare le procedure di calamità naturale in agricoltura.