Dolore renale cronico associato a una malattia che colpisce soprattutto le donne, il "rene con midollare a spugna": grazie a una ricerca condotta presso la Fondazione Policlinico Universitario "Gemelli" di Roma e l'Università Cattolica in collaborazione con la New York University si è scoperto che il dolore è spesso indipendente dalla espulsione dei calcoli. Ciò ha consentito di ipotizzare le sue cause nonché nuove forme di trattamento. E' il risultato reso noto in occasione della Giornata Mondiale del Rene (campagna di sensibilizzazione con l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull'importanza della salute renale per il mantenimento della salute globale dell'organismo) che si celebra oggi e che è dedicata quest'anno alle malattie renali nelle donne. Pubblicata sul "Journal of Nephrology", la ricerca è stata condotta presso il Centro per le Malattie Rare del Rene della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, diretto dal professor Giovanni Gambaro, e che fa parte della rete ERKnet, che riunisce i centri di eccellenza europei per le malattia rare del rene. Il centro del Policlinico Gemelli si occupa di Rene con Midollare a Spugna da molti anni, avendo come mission sia la cura dei pazienti che la ricerca su questa malattia.
STUDIO GETTA UN PO' DI LUCE SULLA RARA FORMA DI DOLORE
Grazie allo studio coordinato dal nefrologo Gambaro finalmente un po' di luce e' stata data su questa forma rarissima di dolore renale cronico. Il professore e un team Italo-Statunitense hanno potuto indagare 92 pazienti, quasi tutte donne, affette da rene con midollare a spugna e dolore renale cronico. Ciò è stato possibile in quanto negli Stati Uniti e in Canada esistono tre gruppi di auto-aiuto che si "riuniscono" tramite Facebook. La ricerca ha consentito di ipotizzare le sue cause nonché nuove forme di trattamento, per esempio la "simpaticectomia" percutanea renale. Si tratta di una tecnica mini-invasiva di denervazione del rene che si ottiene con un catetere introdotto nell'aorta e quindi nell'arteria renale che rilasciando energia a radiofrequenza interrompe i nervi che decorrono nella parete dell'arteria renale. Questa denervazione renale viene impiegata per il trattamento dell'ipertensione resistente ai farmaci, ma e' stata anche impiegata con successo dal gruppo del professor Gambaro in un'altra forma di dolore renale cronico, la "loin pain hematuria syndrome" (sindrome del dolore cronico renale con microematuria).