"Non sto smaniando per andare a fare il presidente del Consiglio. Sono a disposizione. E' come un servizio: se ci sono i numeri, le condizioni, un programma da seguire come la Bibbia, sono a disposizione. Se bisogna inventarsi pateracchi o minestroni, non sono assolutamente a disposizione. Sbaglia chi pensa che il voto degli italiani di domenica scorsa sia stato un incidente di percorso". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini alla scuola politica del Carroccio a Milano.
PER FORMARE IL GOVERNO SI PARTA DAL CENTRODESTRA
Per formare il prossimo governo, "si parte dalla coalizione di centrodestra, che è quella che ha preso più voti e da un programma che si può ampliare" ha proseguito Salvini. "Mi interessa trovare una maggioranza di governo che mi aiuti a cancellare la legge Fornero, a diminuire le tasse e ad arginare una immigrazione senza controllo - ha aggiunto -. Stiamo approntando un programma da offrire a tutti i parlamentari su questi punti".
NON HO CHIESTO I VOTI PER FARE IL PRESIDENTE DEL SENATO
"Non ho chiesto il voto degli italiani per fare il presidente del Senato" ha poi precisato il leader del Carroccio, rispondendo ad una domanda a margine della scuola politica della Lega. Salvini non ha voluto commentare l'ipotesi che i suoi candidati alle presidenze delle Camere siano Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti, sottolineando di avere "183 parlamentari" fra cui scegliere.