Per un anno, ogni due mesi, due street artist, uno italiano e uno iraniano esporranno sulla facciata esterna della residenza dell'Ambasciatore d'Italia a Teheran. E' questo il progetto “Urban Art Unites”, inaugurato con le opere di Paolo Bordino (nome d’arte PAO) e l’iraniano Mehdi Ghadyanloo, autore di molti murales a Teheran.
Dunque la facciata esterna della Residenza dell’Ambasciatore è stata trasformata per l’occasione in una tela en plein air che ospita due opere distinte ma concepite come la continuazione l’una dell’altra, volte a reinterpretare, utilizzando il linguaggio e le forme avanguardistiche della street art, l’antico e inteso legame culturale tra Italia e Iran. Le opere resteranno esposte e fruibili al pubblico per due mesi, per poi essere rimpiazzate da due nuove opere di un altro artista iraniano e uno italiano. Il processo proseguirà così con la presentazione di nuovi lavori ogni due mesi fino alla conclusione del progetto nel settembre 2020.
“Il progetto 'URBAN ART UNITES' - ha dichiarato inaugurando l'esposizione l’Ambasciatore d'Italia Giuseppe Perrone - mette insieme artisti iraniani e italiani, che si cimentano in un’avventura artistica di 12 mesi per esprimere, attraverso il linguaggio creativo della urban art, un senso di appartenenza comune ed una visione unitaria del mondo, della natura e dei rapporti tra le persone, a testimonianza del valore universale dell’arte e del suo messaggio di fratellanza e solidarietà tra i popoli”.
“Teheran è oggi una città di una vitalità artistica eccezionale e quindi sede naturale per un’iniziativa di tale portata e significato”, ha concluso.