Nove militari venezuelani - fra i quali sei tenenti colonnelli, quattro dei quali erano comandanti di brigata dell'esercito - sono stati arrestati con l'accusa di alto tradimento e istigazione alla ribellione, e rischiano ora pene che vanno fino ai 30 anni di carcere. Lo hanno reso noto ong locali. Rocio San Miguel, portavoce dell'associazione Controllo Cittadino, ha indicato che fra gli arrestati ci sono l'amministratore dell'ospedale militare di Caracas e il comandante di un battaglione del genio di Forte Tuina, la principale base militare della capitale.

ACCUSATI DI FAR PARTE DI UNA RETE CLANDESTINA
Secondo Lilia Camejo, della Ong Justicia Venezolana, i militari sono stati accusati di fare parte di una rete clandestina nota come il Movimento di Transizione verso la Dignità del Popolo, il cui obiettivo era attaccare il governo di Nicolas Maduro per provocare un golpe. Andres Medina, avvocato di uno dei militari arrestati, ha detto che durante l'udienza di imputazione non sono state fornite prove: il pm ha semplicemente letto un atto di accusa elaborato in base a presunti rapporti di intelligence.

NESSUNA INFORMAZIONE SUGLI ARRESTI
Le autorità venezuelane non hanno fornito alcuna informazione su questi arresti, che arrivano due settimane dopo l'espulsione dalle Forze Armate di 24 militari. Secondo San Miguel, "sembra che il governo stia portando avanti un programma di arresti illegali periodici, anche aleatori, per mantenere l'istituzione militare sottomessa e leale alla rivoluzione bolivariana".