Per i prossimi due anni gli aumenti salariali in Uruguay non potranno sforare il tetto dell'8,5%. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, secondo quanto riportato sul quotidiano El Observador.
La legge locale consente al governo di fissare il tetto delle negoziazioni tra sindacati e imprese e anche la scadenza degli accordi: in tal caso quest'ultima è fissata a 24 mesi con un'opzione di estensione a 30.
La manovra, sottolinea il quotidiano, tende a salvaguardare i posti di lavoro esistenti, piuttosto che provare a crearne di nuovi. Le prospettive per l'economia uruguaiana, del resto, sono piuttosto rosee, con previsioni di crescita al 3,1% sotto il traino dei principali partner commerciali, Argentina e Brasile.
La fase espansiva dell'economia uruguaiana è testimoniata inoltre dalla prevista riduzione al 6,8% del tasso di inflazione rispetto all'attuale 7,2%, che dovrebbe concretizzarsi entro il 2019.