Una cena di gala con uno speciale menù rinascimentale per ricordare l'anniversario della morte di Leonardo da Vinci ha rappresentato il momento clou della Settimana della cucina italiana a Yangon.
Ma l'evento, organizzato dall'Ambasciata d'Italia, ha visto anche tutti i ristoranti italiani in città offrire menu 'dedicati', a prezzi speciali, che hanno esaltato la qualità dei nostri prodotti enogastronomici. Quest'anno, quattro chef italiani e birmani, tra cui un giovane chef birmano diplomato presso la Scuola Internazionale di Cucina Italiana di ALMA, hanno tenuto 12 masteclass di cucina, a beneficio delle principali scuole di cucina locali, oltre che degli studenti della Myanmar Deaf Chefs Association, una ONG di formazione professionale per persone sorde fondata da un italiano.
Per la prima volta, inoltre, è stato organizzato uno show-cooking presso la più importante catena di supermercati di alta gamma birmana. L'evento ha messo in mostra vari tipi di pasta, vini, formaggi, conserve e salumi, portati da produttori italiani che hanno avuto così l'occasione di incontrare importatori e distributori locali.
Soddisfazione è stata espressa dall'Ambasciatrice Alessandra Schiavo per il "ricco programma promozionale che, grazie alla collaborazione entusiastica e generosa di tanti attori – chef, ristoranti italiani, ALMA, scuole professionali e Onlus locali, ICE e grande distribuzione birmana – siamo riusciti a realizzare a Yangon, in un mercato dalle dimensioni ancora limitate ma dalle interessanti prospettive di crescita. La grande protagonista è stata l’enogastronomia italiana, con al centro la formazione e la crescita delle capacità locali: una dozzina le masterclass di vini e cucina organizzate dall’Ambasciata, e forte l’outreach compiuto sia presso la stampa locale che verso il grande pubblico.
Il tutto 'condito' con i numerosi eventi culturali realizzati dall’Ambasciata in connessione ideale con le celebrazioni del 500 Anniversario della morte di Leonardo Da Vinci".