Si è svolto sabato pomeriggio alla Casa degli Italiani l’incontro di fine anno con la collettività organizzato dal Comites, il Comitato degli Italiani all’Estero di Montevideo. Un pomeriggio di dialogo e di ascolto segnato dall’assenza dell’Ambasciata italiana che ha declinato il consueto invito a partecipare. Scopo dell’incontro è stato quello di riunire il mondo associativo italiano presente in Uruguay per affrontare diversi argomenti a cominciare dai servizi consolari, un tema al centro di polemiche: da una parte l’andamento di uno sportello informativo aperto dall’Ambasciata, dall’altra il progetto di costruzione di un nuovo immobile. "In questa vicenda il Comites non è stato mai coinvolto ed è stato sempre informato con le decisioni già prese in controtendenza rispetto a quanto veniva fatto in passato". Questo il racconto dei consiglieri che hanno poi proposto l’introduzione di un metodo di verifica come accaduto a San Paolo per la prenotazione dell’appuntamento on line ed evitare così la crescita del fenomeno degli intermediari. Nel corso della riunione sono state poi affrontate altre due tematiche che riguardano più da vicino le attività promosse dal Comites. Si è partiti con il progetto di ricerca sulla nuova emigrazione e l’emigrazione circolare che ha ottenuto il finanziamento da parte della Direzione generale degli italiani all’estero della Farnesina. La commissione interna del Comites incaricata di portare avanti lo studio è composta dai consiglieri Ignacio Palermo, Vittoria Gugliotta e Patricia Bardini. A loro si affiancherà anche il sociologo Hugo Bazzi, incaricato di coordinare il progetto, che ha spiegato: "Questa ricerca potrà colmare un vuoto molto grande e ci consentirà di conoscere più da vicino diverse realtà e studiare le loro necessità". Nuovi italiani arrivati in Uruguay, uruguaiani che prendono la cittadinanza italiana e italouruguaiani in procinto di partire: queste le categorie che saranno analizzate nei prossimi mesi per un progetto che si avvalerà della collaborazione delle associazioni. L’altra iniziativa presentata nel corso dell’incontro alla Casa degli Italiani è stato il piano per la diffusione della lingua e della cultura italiana attraverso l’organizzazione di corsi in tutto il paese per il prossimo anno sotto la responsabilità della commissione interna formata dai consiglieri Josè Mendez e Domingo Cairello. Un obiettivo, questo, che il Comites cercherà di realizzare facendo da coordinamento tra le associazioni, il Casiu e il dirigente scolastico dell’Ambasciata Antonella Agostinis. Da segnalare, anche in questo caso, l’assenza del Casiu, una delle tre parti coinvolte nel progetto e a cui i rappresentanti delle associazioni avrebbero voluto fare molte domande relative all’organizzazione dei corsi. "Una giornata di partecipazione molto importante che ci ha consentito di dialogare e confrontarci con le associazioni. Occasioni come queste sono sempre molto utili". Questo il commento del presidente del Comites Alessandro Maggi molto soddisfatto nonostante le tante assenze. "Oltre alle associazioni più importanti di Montevideo vorrei sottolineare anche la presenza dell’interno: Colonia, Colonia Valdense, Atlantida e Las Piedras. Altro aspetto da segnalare è stata la presenza di quasi tutti i consiglieri del Comites, soprattutto quelli nuovi, un auspicio affinché il Comites possa lavorare bene in futuro dopo un periodo burrascoso vissuto" ha osservato Maggi che ha poi ricordato la continuità tra questo incontro e quello organizzato nel novembre del 2017, pochi mesi dopo l’inizio del suo mandato, e che risponde all’idea di "creare un fluido dialogo con la cittadinanza".

MATTEO FORCINITI