L’Unione Europea sta conducendo una battaglia feroce contro utilizzo di plastica, emissioni dannose e soprattutto per combattere lo spreco alimentare. Battaglie che sembrano davvero portare effetti positivi, perché cittadini e aziende sono sempre più lanciate verso un’economia green e di riciclo.
Ultima novità in merito, la campagna contro lo spreco alimentare. Riesaminare cioè gli standard Ue di commercializzazione degli alimenti per contrastare gli sprechi, predisporre incentivi alle aziende per ridurli, realizzare confezioni per conservare meglio i prodotti, accordarsi su un approccio coerente in Europa alle date di scadenza.
Queste sono solo alcune delle circa 50 raccomandazioni pubblicate nei giorni scorsi dalla Piattaforma contro lo spreco alimentare Ue e dedicate a tutti i comparti del sistema, dagli agricoltori ai consumatori. Le raccomandazioni consistono sia in indicazioni per la politica e le imprese che in consigli pratici per i cittadini.
Secondo i dati presentati dalla Piattaforma, cui aderiscono 70 organizzazioni tra rappresentanti delle istituzioni, società e imprese, oltre il 50% della dispersione alimentare in Europa avviene a livello domestico, circa il 19% nell'industria della trasformazione, il 5% nella rivendita al dettaglio, il 12% in catering e ristoranti e il restante nelle fasi di produzione delle materie prime.