Adesso il coronavirus fa paura sul serio. Sale a 26 il numero delle vittime, in Cina, mentre i casi di contagio accertato superano ormai le 800 unità. Ed è psicosi non solo in Asia, ma in tutto il mondo.
Oltre a due casi in paesi sinora risparmiati dal virus, Singapore e Macao, segnalati i primi casi sospetti in Europa. Una persona è sotto osservazione in Francia, a Parigi, mentre sono addirittura quattro i possibili contagiati in Scozia. Nessuno degli italiani presenti a Wuhan risulta essere contagiato al momento
I DISAGI ANCHE LOGISTICI Le autorità cinesi corrono ai ripari. Annullati i festeggiamenti per il capodanno, chiusa la Città Proibita a Pechino, messe in quarantena intere città come Wuhan, focolaio del morbo, e Huanggang. Chiuse strutture attrattive turistiche come alcune sezioni della Grande Muraglia e Disneyland Shangai, in maniera preventiva, e bloccata la circolazione dei trasporti pubblici in molti dei centri nevralgici del paese. Sembra che il virus sia arrivato all'uomo dai serpenti, dopo essersi propagato attraverso i pipistrelli.
LA CINA COMBATTE Wuhan non si arrende: operai e bulldozer sono al lavoro su una vasta area per la costruzione di un centro ospedaliero da circa 1000 posti letto, che servirà a fornire assistenza ai cittadini. Secondo i media cinesi, ci vorranno dieci giorni per completarlo. La dead-line è fissata al 3 febbraio.
SILERI: "SIAMO IN VANTAGGIO RISPETTO AL RESTO D'EUROPA" In Italia le principali misure di sicurezza riguardano il controllo degli accessi allo scalo di Fiumicino. Per 202 persone provenienti da Wuhan è stato aperto un canale sanitario volto a escludere possibili rischi di contagio. Il vice-ministro alla Salute Sileri annuncia a TgCom24: "Stiamo monitorando la situazione dal 9 gennaio, abbiamo adottato ogni misura possibile per bloccare l'avanzata del virus. Siamo i primi in Europa".