Firenze invasa dai turisti, quanti all’anno? Oltre 15,5 milioni, ma il dato è in attesa di aggiornamento. I flussi sono in chiara crescita, anche se condizionati dall’emersione del nero. La magagna illegale, il sotterfugio che minaccia di far sballare i conti. Il nero incide per quasi la metà delle performance. Ma dov’è che si manifesta questo tipo di illegalità? Innanzitutto nell’ambito delle case vacanze, che a tutt’oggi espongono un dato clamoroso: otto milioni di presenze. Il dato schock è parto del Centro Studi turistici. Comunque è un terzo del totale, numero più numero, numero meno. Otto milioni all’anno sono dunque le presenze di turisti alloggiati in case private nella città metropolitana. Il dato è ricavato da una ricerca commissionata da Camera di Commercio a Centro Studi turistici di Firenze, in collaborazione con l’Irpef.
L’analisi calcola l’impatto della spesa turistica sul sistema economico della città metropolitana di Firenze. Il riflesso rimette al centro dell’attenzione, sotto la luce dei riflettori, il fenomeno degli affitti brevi, ancora in parte grigio. In uscita però dal cono d’ombra. La ricerca prende in considerazione quindici milioni e mezzo di presenze ufficiali di turisti. Quelle comunicate obbligatoriamente all’Istat. Una cifra che si impenna fino a 23,3 milioni, riuscendo a censire anche i turisti cosiddetti "non ufficiali". Intercettati, questi, anche grazie allo screening fatto sulle cellule telefoniche. Tra queste 8 milioni di presenze ci sono quelli dei "turisti fantasmi", autentici alimentatori di un’economia sommersa e gli altri, ovvero i turisti registrati e tassati.
La comunicazione all’Istat è possibile, ma non obbligatoria per coloro che alloggiano in casa vacanze. Traduzione: 15,5 milioni di presenze ufficiali possono comprendere una parte di ospiti di case vacanze. Oltre che di alberghi, B&B, agriturismi e affittacamere. Laddove necessita tenere ragionevolmente conto che gli altri 8 milioni di presenze "non ufficiali" siano quasi totalmente ospiti di case vacanze. Ma allora, alla fine della fiera, quanti sono davvero i turisti regolari e quanti quelli in nero? Dovendo considerare che la Regione Toscana ha reso obbligatoria la registrazione delle case vacanze. I conti conclusivi di iscrizioni dovrebbero pervenire alla fine dell’anno. Il dato finale consentirebbe anche una stima più precisa sul nero. In quanti hanno infatti la coscienza a posto? Solo chi si registra, gli altri no, secondo l’indagine del Centro studi turistici.
Turisti ufficiali e non ufficiali contribuiscono in maniera e con sostanza diverse all’economia del territorio. La spesa pro-capite giornaliera del turista ufficiale è di 160,5 euro al giorno; 87,5 quella del non ufficiale. Il differenziale è di 135,9. E proprio da qui è possibile cominciare a parlare di conclusioni. La ricerca calcola in 3 miliardi e 173 milioni la cifra che i turisti riversano sul territorio: tre quarti, il 72,2%, va a Firenze e il 27,8%, al resto della città metropolitana. Il visitatore ufficiale spende sul territorio il doppio dei soldi rispetto a chi non lo è. Firenze si conferma comunque città banca a tutto tondo. Il valore aggiunto, per la prima volta negli anni, è di 2 miliardi totali, rispetto a 1,96 del 2018. Si tratta del valore in surplus alla remunerazione del capitale e del lavoro per realizzare il business.
Che si è spinto a quale livello? Ha raggiunto il record, complice l’andamento del comparto: +0,2% gli arrivi e +1,2% le presenze nel periodo gennaio-agosto per quanto riguarda la città metropolitana. Firenze sempre regina, ovvio: +1,4% e +2,6%. Il dato ulteriore che apre il cuore all’ottimismo è rappresentato dalla sensibile crescita dei viaggiatori italiani, +5,5%. Molto bene anche il trend alberghiero, +2,5%, a livello metropolitano. Significativa pure la crescita del canale extralberghiero, affittacamere, B&B, agriturismi: +33,4% di arrivi e +37% di pernottamenti, rispetto al 2013. Un boom, non un semplice robusto incremento. Si allunga anche la permanenza media. Tre notti nei primi otto mesi di quest’anno rispetto alle 2,9 di fine 2018 e alle 2,7 notti del 2013. I turisti stranieri continuano a preferire gli alberghi di fascia alta. Gli hotel a 4 stelle calamitano più della metà dei viaggiatori, 57,5%. Crescono anche le 3 stelle, +3,1%, e le residenze turistico alberghiere, +15,1%. Di senso contrario invece le strutture a due stelle, perdono in totale circa 160mila pernottamenti.
Ma l’età media del visitatore qual è? 43,5 anni. Diminuiscono, sono sempre meno, i viaggiatori alla prima esperienza: 51,6% nel 2013, 45,4% nel 2018. Su un punteggio massimo di 10, il livello medio di soddisfazione è 8,4. Un tantino più su quello espresso dagli stranieri, 8,6. Anche questo fa business. Comunque la giri, Firenze è una città banca che incassa dal turismo ben oltre i 3 miliardi di euro all’anno.
Franco Esposito