Cinque borse di studio saranno assegnate ai discendenti di emigrati di origine trentina residenti all’estero, per la frequenza dei corsi di laurea dell’Università degli Studi di Trento. La Giunta della Provincia autonoma di Trento ha approvato il bando promosso dall’assessore Mattia Gottardi, che ha la delega in materia di emigrazione e cittadini trentini residenti all’estero.
"L’obiettivo – spiega l’assessore Gottardi, è quello di promuovere l’accesso all’alta formazione e alla ricerca presso l’Ateneo trentino da parte degli studenti originari della nostra terra di autonomia". Due delle cinque borse di studio saranno dedicate alla frequenza di corsi di laurea triennale e tre a quelli magistrali. Si tratta di un’iniziativa consolidata per la formazione accademica.
Un progetto –si sottolinea dalla Provincia trentina – particolarmente motivante, anche perché consente di creare importati legami e collegamenti con le comunità trentine all’estero, dal punto di vista culturale, accademico ed economico. A oggi, stanno frequentando l’Università di Trento 12 studenti di origine trentina, provenienti da Argentina, Bolivia, Brasile, Cile e Messico.
Nel corso delle passate edizioni dell’iniziativa sono state assegnate circa 130 borse di studio. Partner del progetto sono l’Università degli Studi di Trento e l’Opera Universitaria di Trento. Per quanto riguarda le borse di studio, l’importo annuale è di 6.700 euro per gli studenti residenti in Europa e di 7.250 euro per i residenti in un Paese extraeuropeo.
Tra gli ulteriori benefici garantiti agli emigrati e ai trentini residenti all’estero che saranno coinvolti, c’è l’alloggio presso una residenza dell’Opera Universitaria; l’eventuale rimborso spese di iscrizione al Servizio sanitario nazionale e l’esonero dal pagamento delle tasse universitarie. La selezione dei candidati avverrà di concerto con l’Università di Trento, sulla base del curriculum e della motivazione personale.