Come si vive al tempo del coronavirus? Cosa possiamo fare fino al 3 aprile? Quali sono le abitudini da cambiare? I luoghi che si possono frequentare, seppur nel più breve tempo possibile. Quali i comportamenti da adottare? A partire dal 10 marzo, tutta l’Italia è zona rossa per decreto. Lo ha deciso il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, rimarcando che "non c’è più tempo" e invitando tutti, da Nord a Sud, a restare in casa. Per rispondere alle domande e i dubbi che ci assalgono in queste ore circola un volantino, firmato "Vogliamoci bene #iorestoacasa", che è utile ad orientarci nelle scelte per tutelare la nostra salute e quella degli altri. Ve ne offriamo una versione aggiornata:
Quale distanza devo tenere le altre persone? Almeno un metro.
Se ho la febbre? Sopra i 37.5°C, chiamare il medico di base, stando in casa e NON andare al pronto Soccorso.
Posso andare in altri comuni? Assolutamente NO, salvo situazioni di necessità. La mobilità deve essere ridotta al minimo: bisogna evitare ogni spostamento in entrata e in uscita dai comuni di residenza, a meno che non siano motivati da: comprovate esigenze lavorative, nel caso il vostro datore di lavoro non abbia attivato lo smart working; situazioni di necessità (se nella tua zona sono chiusi esercizi che vendono generi di prima necessità); spostamenti per motivi di salute, si può andare cioè a fare una visita o un controllo medico, se non è stata disdetta dalla struttura sanitaria. È consentito il rientro nel proprio domicilio, nella propria abitazione, nella propria residenza.
Posso muovermi per motivi sanitari? Si, sempre.
Posso spostarmi per lavoro? Anche in un altro comune? Si, gli spostamenti per motivi lavorativi sono consentiti. Negli spostamenti per lavoro è bene avere con sé l’autocertificazione.
Chi deve assolutamente stare in casa? Anziani e persone immunodepresse o con patologie.
Messe e cerimonie religiose si svolgeranno? No.
Bar, gelaterie, ristoranti possono rimanere aperti? Con il nuovo decreto in vigore da oggi, no.
Gli uffici comunali sono aperti? Quasi tutti i servizi sono fruibili online. Sono garantiti i servizi essenziali e urgenti.
Medie e grandi superfici di vendita possono rimanere aperti? Solo gli alimentari.
Posso fare la spesa? Si, una persona per famiglia. I commercianti sono tenuti a stabilire un numero massimo di persone che frequenti l’esercizio garantendo la distanza di un metro gli uni dagli altri.
Posso andare a mangiare dai parenti? Non è uno spostamento necessario. La logica del decreto è quella di stare il più possibile nella propria abitazione per evitare che il contagio si diffonda.
Posso uscire a fare una passeggiata con i bambini? Sì in posti dove non c’e assembramento e mantenendo sempre le distanze. Non è vietato uscire, ma occorre evitare sempre la creazione di assembramento (non familiari, cioè non di persone che vivono già nella stessa abitazione).
Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti? Questa è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più a rischio, quindi cercate di proteggerle dal contagio il più possibile. Inoltre è bene sapere che gli accompagnatori dei pazienti non possono entrare nelle sale d’attesa degli ospedali e dei pronto soccorso, su tutto il territorio nazionale, salvo diverse indicazioni del personale sanitario. Le visite nelle case di riposo e nei centri anziani sono possibili solamente se autorizzate dalla direzione sanitaria.
I corrieri merci possono circolare? Sì.