Quante volte si dice 'un Bacardi' quando si vuole bere, o si parla, di rum. Uno dei pochi brand al mondo che identificano un prodotto. Una storia di oltre un secolo e mezzo, iniziata il 4 febbraio 1862 a Santiago de Cuba da Don Facundo Bacardi Massó, mercante spagnolo di vini. Un rum che ha fatto la storia e oggi la Bacardi Limited è la compagnia privata più grande al mondo nella produzione di alcolici. La proprietà è ancora della stessa famiglia, sono passate sette generazioni, e il consiglio di amministrazione è guidato dal pronipote del fondatore, che porta lo stesso nome dell'avo: Facundo L. Bacardi. Un gruppo che vende 200 milioni di bottiglie l'anno, in 150 Paesi. Un colosso con oltre 20 stabilimenti che nel 1993 acquistò anche l'italiana Martini & Rossi. Ma adesso, a Portorico, a Castaño dove nel 1936 fu fondata la Bacardi Corporation, dove da quell'anno fino ad oggi, ininterrottamente, si è prodotto soltanto rum, anche durante la Seconda Guerra Mondiale, è stata mutata, in parte, la strategia.

Nello stabilimento in attività dal 1956, non esce più esclusivamente rum, ma anche, se non soprattutto in questi giorni, disinfettante per le mani. Quel preziosissimo prodotto, venduto in piccole bottigliette di plastica, che dagli scaffali dei supermercati, negozi, farmacie di tutto il mondo è praticamente scomparso. Ed è uno dei principali mezzi per cercare di tenere lontano il COVID-19. Così in quella che è la più grande distilleria nel pianeta, si sta aiutando a fornire l'etanolo necessario per i disinfettanti per le mani, la cui richiesta ha raggiunto picchi inimmaginabili. Da Castaño, dove esce l'80% del rum della Bacardi, è stato raggiunto un accordo con Olein Refinery, azienda di Portorico, per fornire la materia prima che consentirà la produzione oltre 1,7 milioni di bottigliette da 280 millilitri. Secondo le raccomandazioni della Organizzazione della Sanità, è necessario un minimo di 70% di alcol per contenere la diffusione del virus. E mezzo milione di disinfettanti saranno donati alle comunità locali, una distribuzione che l'azienda ha già cominciato ad effettuare ai dipendenti di USPS, Unites States Postal Service, vigili del fuoco e polizia, poi infermieri e altro personale impiegato nel primo soccorso.

Si tratta solo dell'inizio perchè nei prossimi giorni la distribuzione gratuita coinvolgerà anche organizzazione non-profit, a cominciare dalla United Way. Ma anche i dipendenti e gli appaltatori dei quali la Bacardi si serve, hanno ricevuto, sempre gratuitamente, confezioni di disinfettanti, comprese le loro famiglie. "Questa è una azienda a conduzione familiare - ha spiegato Jose Class, vice presidente del Supply Chain & Manufacturing per quello che riguarda America Latina e Caraibi - sappiamo bene cosa significa prendersi cura di una comunità che ne ha bisogno. Nei 158 anni di vita della Bacardi, abbiamo avuto anche tanti tempi difficili imparando che la resilienza, l'ottimismo e la comunità sono ciò che ci aiuterà ad uscire ancora più forti". Da una settimana ormai la Bacardi ha temporaneamente diversificato la propria produzione, una emergenza che durerà fino a quando ce ne sarà bisogno, ma nel frattempo, i vertici dell'azienda lo hanno assicurato, non si interromperà la linea del rum più famoso e premiato al mondo.

"Siamo estremamente grati alla Bacardi per aver aggiustato la propria produzione in modo da fornirci le materie prime - ha sottolineato Jorge Gonzalez, presidente di Olein Refinery - in questo modo possiamo accelerare la consegna di disinfettanti aiutando in questo modo la protezione degli abitanti di Portorico". Aiutare la comunità è qualcosa che fa parte del Dna della Bacardi, a cominciare dal suo fondatore, Don Facundo, che nel 1862 si offrì volontario per i soccorsi in seguito a un terrificante terremoto che colpì Santiago de Cuba, fino all'anno scorso, con la donazione di un milione di dollari (e altri aiuti) alle Bahamas, stravolte dall'uragano Dorian. "Non penso che si sia fatto qualcosa come questo nemmeno durante la Seconda Guerra Mondiale" ha sottolineato ancora Mr. Class. Ma lo stabilimento di Castaño, che impiega 400 dipendenti, non sarà l'unico: anche a North Jacksonville, in Florida, sono stati impartiti gli stessi ordini ed è prevista la produzione di 120.000 unità di disinfettante che saranno tutte donate. Anche altri otto impianti (degli oltre 20 in tutto il mondo), in sei nazioni diverse, seguiranno l'esempio di Portorico e Florida, portando l'impegno della Bacardi nella lotta al Coronavirus a quasi il 50% dei propri stabilimenti.

ROBERTO ZANNI