La Florida è probabilmente lo stato dove regna la contraddizione più forte. Meta di turisti da tutto il mondo, c'è Disney World, solo un esempio, dove tutti i giovanissimi vorrebbero passarci almeno un giorno, poi le migliaia di chilometri di spiagge e Miami Beach, la regina dello Spring Break, vale a dire il momento in cui i neo maggiorenni e chi ha solo qualche anno in più si ritrovano a decine di migliaia ogni anno. E, alla fine, non è anche il posto dove si può andare in vacanza tutto l'anno? Ma la Florida, per antonomasia, è anche lo stato che attira il maggior numero di pensionati. E questo, in un momento così complicato, potrebbe diventare un problema enorme. Già si sono segnalati i primi casi. Naples, splendida cittadina che prende il nome dalla nostra Napoli, per il clima mediterraneo, tutto l'anno, simile a quello della città partenopea, ha una età media che tocca i 66 anni. A Naples, in settimana, un ospedale locale ha dovuto, bruscamente e improvvisamente, interrompere i test per il Coronavirus a causa di un semplice motivo: non ce n'erano più. A Winter Haven, paradiso invernale (traduzione letterale) che si trova nel Central Florida e dove un quarto della popolazione ha 65 anni o più, da dieci giorni stanno attendendo i risultati dei test per il COVID-19. Per poi arrivare nella nota, a tutti, Miami, dove nella parte sud della grande mecca del divertimento, in un quartiere che è circondato da case di riposo per anziani, il presidente di un ospedale è stato costretto a chiedere in prestito 380.000 dollari per poter garantire la consegna di 1.000 kit per i test a settimana, per i prossimi mesi. La Florida ospita quasi quattro milioni di anziani dai 65 anni in su, seconda per numero solo dietro alla California (che ha più abitanti in assoluto, è lo stato più popoloso degli USA). E anche se per età media raggiunge i 42,2 anni, quinto stato dopo Maine (44,9), New Hampshire (43), Vermont (42,8) e West Virginia (42,7), però, in questa particolare graduatoria, balza al primo posto se si guarda il numero di abitanti complessivo: quasi 22,5 milioni di abitanti, il terzo più popolato degli States dopo appunto California (quasi 40 milioni) e Texas (circa 30 milioni). Ma i numeri che in Florida fanno paura sono tanti a cominciare dagli ospizi, case di cura per anziani, chiamate nursing homes e retirement homes. Sarebbero infatti circa 200.000, approssimativamente gli ospiti. In tutto lo stato, complessivamente, sono 691 le case di cura per anziani autorizzate, con circa 84.448 posti letto alle quali si vanno ad aggiungere 3.081 strutture assistenziali, denominate AFL, che a loro volta mettono a disposizione 106.103 posti letto. Chi si occupa degli anziani chiamano queste strutture 'navi da crociera sulla terra asciutta' e, come abbiamo visto purtroppo, quello che è successo sulle navi che solcano i mari, anche questi posti velocemente potrebbero trasformarsi in incubatrici di malattia, di Coronavirus e colpire coloro che, in generale, fino a questo momento, si sono dimostrati come i soggetti più fragili e facilmente vulnerabili. In queste ultime due settimane, mentre la pandemia avanzava, inesorabile, sono state chieste maggiori informazioni alla amministrazione statale della Florida, proprio su questi anziani, residenti delle case e anche il personale che li assiste, per sapere quanto erano esposti al virus. L'amministrazione DeSantis (il governatore della Florida) non ha dato risposte esaurienti, mentre al tempo stesso venivano promulgati divieti di visita, provvedimento questi presi, un po' dappertutto, al fine di provare a evitare il contagio. Ma, solo per fare un esempio, Brian Lee che guida l'organizzazione 'Families for Better Care' ha sottolineato che proibire ai parenti di vedere i propri cari non è abbastanza e anzi che rifiutare di rendere noti i nomi degli ospizi dove si sono verificati casi di COVID-19 era come "giocare alla roulette russa: il pubblico deve sapere se queste strutture sfuggono al controllo e possono diventare un focolaio. La mancanza di trasparenza genera paura". Infatti non si può dimenticare che è stato un contagio mortale, in un ospizio di Kirkland, Washington State, non solo a provocare il decesso di 35 persone anziane, ma è stato anche da dove è cominciato il Coronavirus negli Stati Uniti, l'epicentro. E, lo ha reso noto il CDC, Centers for Disease Control and Prevention: su 15.000 case di cura per anziani in tutti gli USA, 147 strutture di 27 stati hanno riferito che almeno uno dei loro ospiti ha sviluppato il COVID-19.

ROBERTO ZANNI