Altro lutto nel mondo del calcio che piange la scomparsa dello storico bomber, Pierino Prati. Dopo Mario Corso se ne va un altro grande giocatore. L’ex attaccante di Fiorentina, Milan e Roma, morto oggi a 73 anni, era soprannominato "Pierino la peste".
Nato a Cinisello Balsamo nel dicembre del 1946, è sportivamente cresciuto con la maglia del Milan. Dopo una prima parentesi nel 1966 (2 presenze), ha indossato la maglia rossonera dal 1967 al 1973. Con i giallorossi ha giocato dal ’73 al ’77 totalizzando 82 presenze e 28 gol. È stato campione d’Europa con la Nazionale nel 1968 e finalista mondiale nel 1970.
Alla sua prima stagione completa in massima serie fu capocannoniere con 15 gol, contribuendo alla vittoria del campionato da parte dei milanesi. Coi lombardi conquistò la Coppa delle Coppe nel 1968, e l’anno successivo Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale: in quel 1969, nell’ultimo atto della principale competizione europea per club, segnò 3 gol all’Ajax, sfiorando il record di reti di Ferenc Puskas (4) in una finale.
Lasciò il Milan nel 1973, dopo due Coppe Italia consecutive e la seconda Coppa delle Coppe. Passato alla Roma, giocò l’ultima gara in nazionale (la quattordicesima, nelle quali segnò 7 gol), imboccando definitivamente il viale del tramonto; dopo due brevi parentesi alla Fiorentina e negli Stati Uniti, coi Rochester Lancers, chiuse la carriera in Serie C2, tornando per tre anni a Savona.
Aveva successivamente intrapreso la carriera da allenatore sulle panchine di Lecco, Solbiatese, Sporting Bellinzago e Pro Patria. Con la Nazionale esordì il 6 aprile 1968 contro la Bulgaria, nella gara di andata dei quarti di finale del campionato d’Europa 1968: il suo gol portò il punteggio sul 3-2 per i bulgari; al ritorno segnò ancora e gli azzurri prevalsero 2-0, qualificandosi alla semifinale.
Giocò la finale in coppia con l’esordiente Pietro Anastasi, mentre nella vittoriosa ripetizione fu sostituito da Gigi Riva. "Dedichiamo la vittoria a Pierino Prati, alla sua memoria. Ha fatto la storia del Milan, siamo vicini ai suoi familiari". Così il tecnico del Milan Stefano Pioli, ai microfoni di Sky ha voluto dedicare il successo con il Lecce all’ex attaccante scomparso.