Soffre, non brilla, ma alla fine torna alla vittoria e ipoteca lo scudetto. Il sogno di mezza estate della Juventus sta per diventare realtà dopo il 2-1 alla Lazio. Il nono titolo consecutivo è di fatto in cassaforte, con 8 punti di vantaggio (e lo scontro diretto a favore) sull'Inter. Per Ronaldo una serata da record: la doppietta lo fa entrare nella storia, è il primo giocatore ad arrivare a quota 50 gol in tre dei principali campionati europei (Premier, Liga e Serie A).
Sarri sceglie il tridente composto da Douglas Costa, Higuain e Ronaldo ma un problema al Pipita in fase di riscaldamento lo costringe a rivedere i suoi piani: gioca Dybala. Fiducia a centrocampo a Ramsey, con Bentancur e Rabiot, mentre la Lazio deve fare a meno di otto calciatori, tra cui Luis Alberto: Inzaghi in avanti s'affida al duo titolare Immobile-Caicedo.
Ritmi blandi in avvio. La prima emozione al 10: De Ligt rimette in mezzo per Alex Sandro, palo, testa del brasiliano e palo clamoroso. Risponde la Lazio con un destro di Cataldi, deviato, che si spegne fuori di poco. La Juve non brilla, è pericolosa solo a sprazzi. Al 35' Rabiot s'invola in percussione e spara a rete da posizione defilata, Strakosha devia in corner. Sul tiro dalla bandierina Ronaldo di testa spedisce fuori di un soffio. Pericolo prima dell'intervallo: destro dai 20 metri di Immobile e altro palo, stavolta di marca laziale.
Juve a un passo dal gol in avvio di ripresa: Dybala, ispiratissimo, quasi beffa Strakosha, sulla respinta s'avventa Ronaldo ma Lazzari salva sulla linea. Poco dopo, rigore per la Juve: Bastos tocca col braccio su tiro di CR7, Orsato prima fischia punizione e poi, dopo consulto Var, s'accorge che il tocco è dentro l'area. Dal dischietto il portoghese porta in vantaggio la Juve. Passano 3' e arriva il raddoppio: erroraccio di Luiz Felipe, Dybala s'involta verso la porta e poi allarga per Ronaldo che può appoggiare in rete a porta vuota. Per lui rete numero 30 in campionato, superato Immobile in vetta alla classifica marcatori.
La Juve sembra in grado di controllare la situazione senza troppi patemi e trova anche il modo di sfiorare la terza rete. Ancora una volta è Dybala a ricamare per la testa di Ronaldo, che coglie una traversa. Ci prova anche l'argentino, dopo uno stop al bacio con finta a rientrare: para Strakosha. La Lazio si fa pericolosa con una staffilata di Anderson e un colpo di testa di Milinkovic fuori bersaglio, poi a 8' dal termine accorcia e spaventa la Juve: Bonucci stende Immobile, che dal dischetto batte Szczesny (e fa 30, come Ronaldo). Finale col batticuore. Szczesny salva sulla punizione di Milinkovic e il risultato non cambia più: 2-1. Lo scudetto è ormai dietro l'angolo.