Tracce di avvelenamento sono emerse nel corso dei test clinici a cui è stato sottoposto Alexei Navalny, il leader dell'opposizione russa. Lo hanno scoperto e rivelato i medici dell'ospedale Charitè di Berlino.
Il politico russo sarebbe stato avvelenato con un veleno contenente un inibitore della colinesterasi, una potente neurotossina. L'Alto rappresentante Ue Josep Borrell chiede alle autorità russe indagini rigorose, la risposta non è conciliante.
Un portavoce del Cremlino, infatti, ha risposto che "non si possono prendere sul serio queste accuse, che non possono essere vere in alcun modo e sono piuttosto un rumore vuoto. Se l'avvelenamento verrà stabilito, questo diventerà motivo d'indagine".