“L’Istituto per la previdenza sociale (INPS) ha aperto in questi giorni la campagna per l’accertamento in vita degli oltre 331.000 pensionati italiani all’estero, dopo che lo stesso Istituto aveva spostato i termini di alcuni mesi per le difficoltà insorte a seguito della pandemia.
È abitudine dei nostri anziani, appena ricevuto l’avviso di accertamento, di riversarsi negli uffici dei patronati e avviare le procedure di certificazione che comportano la presenza fisica degli interessati presso consolati, enti locali, notai, istituti bancari e stazioni di polizia.
Per la persistenza di una grave situazione di contagio soprattutto nei paesi del Nord, Centro e Sud America e per la nuova fiammata pandemica che si registra in Europa si è diffuso un grande e giustificato allarme tra gli anziani e tra gli operatori di patronato per i gravi rischi ai quali una tale operazione li espone.
Per questo, assieme ai colleghi deputati Schirò, Ungaro e Carè e ai senatori Garavini e Giacobbe, ho scritto al Direttore generale dell’INPS Dott. Gabriella Di Michele per sollecitare la sospensione della campagna CEV fino al superamento della pandemia, chiedendo nello stesso tempo un incontro per motivare meglio le ragioni di tale richiesta ed esaminare anche eventuali soluzioni alternative.
Nel nostro messaggio chiediamo a tutti un atto di responsabilità e buon senso. La salute e la vita dei nostri anziani e degli operatori che prestano un prezioso servizio ai connazionali deve venire prima di qualsiasi altra pur legittima considerazione”.
Francesca La Marca, Parlamentare Pd
Circoscrizione Estero, Ripartizione Nord e Centro America