Dunque, 3 Regioni italiane hanno deciso di ‘chiudersi’ a riccio con l’obiettivo di far calare il numero dei contagi e non passare a zona arancione o addirittura rossa e dunque preservare l’economia locale. Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto adotteranno quindi, con l’ok del ministro della Salute Roberto Speranza, misure più restrittive. Nello specifico, in Emilia-Romagna i negozi saranno chiusi la domenica, con le eccezioni di farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabaccherie e edicole. In Friuli nelle prime ore della giornata i negozi saranno riservati alle persone anziane. In Veneto non si potrà passeggiare nei centri storici e nei negozi potrà entrare una persona per nucleo familiare, salvo per accompagnare soggetti con difficoltà o minori di 14 anni. Sono solo alcune delle misure prese dai 3 governatori. Situazione sempre complicata poi al Sud, dove Calabria, Campania e Sicilia sono le Regioni che più stanno pagando dazio al Coronavirus. Nel corso di una diretta su Facebook, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha prima denunciato le politiche degli ultimi anni in tema sanitario (“Sono stati fatti tagli lineari che hanno massacrato le strutture ospedaliere”) per poi chiedere l’intervento dell’esercito (“Se adesso i Pronto soccorso non stanno funzionando, se le persone muoiono in ambulanza perché non sanno in quali ospedali portarli, allora l'esercito e la Protezione civile devono andare in rinforzo ai medici e agli infermieri”). A proposito della Campania, nella giornata di domani potrebbero esserci nuove restrizioni, “ma solo dopo il monitoraggio”, ha spiegato il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia. Duro il governatore campano, Vincenzo De Luca, che parla di sciacallaggio: “Si sta diffondendo la notizia che l'esercito verrà a montare un ospedale da campo nella nostra regione. Falso”.